di Gian Filippo Della Croce.

La convention di Alternativa Popolare che si è tenuta a Terni qualche giorno fa ha testimoniato ancora una volta ai confusi politici umbri che il partito del sindaco Bandecchi non è affatto una tigre di carta. Siamo di fronte a un nuovo protagonista  nell'arena politica regionale, “chi non lo ha ancora capito è bene che si preoccupi” ha tuonato Bandecchi aggiungendo che  “ fra tre anni e dieci mesi  AP esprimerà anche il presidente del consiglio”,  la prospettiva di AP  va vista quindi in un'ottica regionale e stando alle dichiarazioni del suo leader anche nazionale. Parole che hanno suscitato l'entusiasmo di una folta platea dove i posti a sedere non sono stati sufficienti a contenere l'affluenza tanto che molti dei presenti hanno seguito l'evento in piedi e addirittura fuori della pur capace location dell'hotel Garden sede della convention.
L'evento è stato organizzato per presentare al “popolo” di AP il candidato alla carica di governatore dell'Umbria, quel Corridore che secondo Bandecchi “ ha potenzialità politiche superiori al 90% dei politici italiani” il che è tutto dire , ovvero AP è un crogiolo di talenti politici pronti a prendere in mano i destini  dell'Umbria e dell'Italia.
 Un paese e una regione “umiliate dalla destra e dalla sinistra” ha aggiunto Bandecchi e la cui rinascita , sempre secondo il verbo bandecchiano non può che passare attraverso Alternativa Popolare. Abbiamo detto altre volte che la “resistibile” ascesa di AP e del suo leader sono il frutto  dell'insipienza delle forze politiche locali ed è urgente che tali forze decidano una volta per tutte nei confronti di AP un atteggiamento  molto più responsabile dell'attuale dove il timore di una sconfitta  ha fatto sì che addirittura pezzi importanti degli schieramenti di destra e sinistra umbri stiano guardando con interesse a qualche possibile intesa magari in occasione del ballottaggio per l'elezione del sindaco di Perugia. Si riconosce quindi  ad AP ormai un peso che potrebbe cambiare la prospettiva politica in Umbria, un'intesa che non dispiace ne alla destra ne alla sinistra, e che perciò mette in condizione Corridore di affermare che “Bandecchi è l'unico statista in Italia e ci mostra ogni giorno  la prospettiva del nostro paese, ci dice come saremo e qual'è la strada da seguire”, parole forti accolte da scroscianti applausi. Non è stata ancora misurata da parte delle forze politiche locali quale sia la loro distanza dalla gente e se tale distanza sia colmabile nel breve periodo dove  quasi tutto gioca a favore della “resistibile ascesa”  di Bandecchi e del suo partito che stando anco0ra alle parole di Corridore “ è nato fra la gente e per la gente”. A questo punto la parola passa alla  gente dell'Umbria

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