La capogruppo dell'Udc in Consiglio regionale Sandra Monacelli ha presentato una proposta di legge contenente “Norme per l'accesso consapevole e responsabile al gioco lecito e per la prevenzione del gioco patologico”.

Con questa proposta di legge viene normato l'accesso ai giochi leciti e sono disposti obblighi informativi a carico dei gestori di sale giochi, ricevitorie, tabaccherie ed esercizi dotati di apparecchi di intrattenimento, al fine di prevenire l'insorgere e la diffusione dei fenomeni di dipendenza dal gioco. Promuove quindi un accesso “consapevole” e tutela le fasce di persone più deboli o vulnerabili. Disciplina il rispetto delle distanze delle sale giochi da determinati luoghi, vieta ogni forma di pubblicità, vieta la partecipazione ai giochi ai minorenni. Prevede lo stanziamento da parte della Regione di contributi volti al finanziamento di progetti concreti per favorire il reinserimento sociale di persone con patologie legate al gioco e le rispettive famiglie, ed il sostegno all'attività delle associazioni e delle organizzazioni di volontariato che si occupano delle problematiche correlate al gioco.

“Una proposta di legge che trae spunto – spiega Monacelli nel dispositivo - dalla recente sentenza della Corte Costituzionale (la numero 300 del 10/11/2011), che ha demandato alle Regioni la possibilità di legiferare in materia di regolamentazione delle sale da gioco, al fine di tutelare determinate categorie di persone e di prevenire il diffondersi del vizio del gioco. Le disposizioni contenute nella nostra proposta non incidono direttamente sulla installazione dei giochi leciti ma su fattori, quali la prossimità a determinati luoghi e la pubblicità, che potrebbero, da un lato, indurre al gioco un pubblico costituito da soggetti psicologicamente più vulnerabili o immaturi e, quindi, maggiormente esposti alla capacità suggestiva dell'illusione di conseguire, tramite il gioco, vincite e facili guadagni; dall'altro, influire sulla viabilità e sull'inquinamento acustico delle aree interessate. Inoltre, i giochi che prevedono la corresponsione di premi in denaro creano dipendenza e hanno effetti devastanti sulle fasce più deboli, tali da determinare crisi familiari e forti indebitamenti, nonché elevati costi socio-sanitari che ricadono sulla collettività”.

Condividi