L'Assemblea di Palazzo Cesaroni a maggioranza, con 17 voti favorevoli e 6 contrari, ha approvato il rendiconto generale della amministrazione regionale per l'anno 2011 che si caratterizza per una sostanziale corrispondenza delle previsioni sia con le entrate che con le spese effettive e che, nonostante la riduzione dei trasferimenti statali, ha evitato di accendere mutui per il ripiano del debito e di ricorrere ad anticipazioni di cassa.

 

Per il relatore di maggioranza Luca Barberini (Pd) si tratta di un atto positivo che che consente di guardare con serenità la situazione finanziaria in quanto il rendiconto, approvato con due mesi di anticipo rispetto all'anno scorso evidenzia l'attendibilità delle previsioni sia per le entrate che per le spese con un discostamento pari al due per cento; con residui attivi che per il secondo anno sono in riduzione, meno 140 milioni in meno rispetto all'anno precedente e la cui maggior entità risale ad accertamenti vecchi, risalenti a prima del 2007. Positiva per Barberini anche la situazione dei residui passivi, smaltiti per il 40 per cento e sopratutto la mancata contrazione di mutui, autorizzati in sede di bilancio di previsione, ma non accesi per mancanza di necessità. Particolarmente importanti per il relatore, i risparmi conseguiti dalla gestione di bilancio del 2011 con almeno 2 milioni che riguardano spese di rappresentanza, acquisto di beni e servizi e personale per il quale la spesa si è ridotta di 520mila euro. Per Barberini è molto indicativo il fatto che la Regione non sia ricorsa ad anticipazioni di cassa, nonostante i tagli ai trasferimenti ed abbia rispettato i vincoli del patto di stabilità.

 

Diverso il giudizio del relatore di minoranza Massimo Monni (Pdl) che ha annunciato il voto contrario delle opposizioni contestando il fatto che il rendiconto 2011 all'esame dell'Aula, è arrivato in Consiglio in forte ritardo, solo il 5 ottobre, rispetto al 30 aprile  previsto dalla legge. Dall'atto poi, ha aggiunto Monni, mancano alcuni documenti contabili di enti e società partecipate della Regione, anche importanti, come l'Arpa, l'Ater e l'Adisu e non è la prima volta che questo si verifica. L'esame per la ristrettezza dei tempi è stato sbrigativo sopratutto da parte dei consiglieri di maggioranza, come dimostra il fatto che è sfuggito ai più il grossolano errore che campeggia nel frontespizio della Azienda agraria silvopastorale della Regione che è diventata azienda Silviopastorale.

 

Prima del voto sui singoli atti del disegno di legge relativo al rendiconto è intervenuto l'assessore al bilancio Gianluca Rossi per sottolineare gli aspetti positivi ed importanti dell'atto: “in primo luogo il fatto che le entrate generali del bilancio 2011 sono state già riscosse per il 94 per cento e quelle tributarie per l'intero ammontare previsto”. Per l'assessore che ha annunciato il recupero di 15 milioni di tasse automobilistiche, la buona salute del bilancio regionale, nonostante i tagli ai trasferimenti, è dimostrata dal fatto che la Regione è riuscita ad assegnare 30 milioni di euro in più al sistema degli enti locali, Comuni e Province e non ha dovuto far ricorso né a mutui per ripianare il debito, né ad anticipazioni di cassa, per far fronte agli impegni.

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