Il capogruppo del Partito della Rifondazione comunista-Federazione della Sinistra, Damiano Stufara, interroga la Giunta riguardo ai tempi previsti per l'elaborazione del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti e sui criteri a cui lo si intende conformare.

 

“E' stato ultimato – spiega Stufara - da parte degli Ambiti territoriali integrati dell'Umbria, il processo di adozione dei Piani d'Ambito per la gestione dei rifiuti urbani, secondo le disposizioni del Piano regionale di gestione dei Rifiuti di cui alla Legge regionale numero 11 del 2009. Dalla data di approvazione del Piano si sono avute significative innovazioni della normativa nazionale e comunitaria, in particolare a seguito del recepimento, con il Decreto legislativo numero 205 del 3 dicembre 2010, della direttiva 2008/98/Ce, con cui si è definita una diversa gerarchia delle tecnologie di gestione del ciclo dei rifiuti, che vede al primo posto gli interventi di recupero, riduzione e riciclo della materia e, solo con funzioni residuali, il ricorso all'incenerimento ed allo smaltimento in discarica. In coerenza con le suddette innovazioni, l’Assemblea dell’Ambito Territoriale Integrato 4 dell’Umbria ha approvato, il 2 Agosto scorso, il proprio Piano d’Ambito per la gestione dei rifiuti, in cui non si prevede più, anche in funzione di una specifica strategia di incremento della raccolta differenziata, il ricorso all'incenerimento dei rifiuti per mezzo dell'impianto esistente nel territorio ternano. Il presidente dell'Ati 4 – ricorda il capogruppo di Rifondazione comunista - in occasione dell'approvazione del suddetto piano, ha invitato la Regione a rivedere la pianificazione regionale in materia di rifiuti. Inoltre, sono in corso iniziative nel territorio dell'Ati 2 che, analogamente a quelle avutesi dall'Ati 4, pongono la necessità del superamento dell'incenerimento dei rifiuti nell'intero territorio regionale, abbandonando l'intento di realizzare un nuovo inceneritore”.

 

“È perciò urgente – aggiunge Stufara - conoscere i tempi e i criteri del nuovo Piano regionale dei rifiuti, dato che nel 2013 si procederà all'avvio di una nuova fase programmatoria in materia, che dovrà necessariamente misurarsi con le trasformazioni intervenute nel quadro legislativo, con le innovazioni tecnologiche promosse nel corso di questi anni, anche attraverso la crescente adozione della strategia 'rifiuti zero', nonché con l'accresciuta sensibilità e consapevolezza della popolazione rispetto ai vantaggi in termini ambientali, produttivi ed occupazionali scaturenti da una gestione del ciclo dei rifiuti incentrata sulla loro riduzione alla fonte e sul riciclaggio”.

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