Il Consiglio regionale dell'Umbria ha approvato all'unanimità (28 sì), durante la seduta di questa mattina, la proposta di legge dell'Ufficio di presidenza sull'istituzione del “Collegio regionale dei revisori dei conti”. L'organo tecnico, ha spiegato il relatore unico Damiano Stufara (vicepresidente), avrà un compito di controllo interno e di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione della Regione. Sarà composto da 3 membri, nominati dal Consiglio regionale a seguito di estrazione a sorte tra gli iscritti in un apposito elenco. Il collegio resterà in carica 3 anni e dovrà vigilare, “anche mediante rilevazioni a campione, sulla regolarità contabile della gestione e sull'utilizzazione dei fondi erogati a ciascun Gruppo consiliare, rimettendo all'Ufficio di presidenza le risultanze dei controlli effettuati”. A seguire, l'Aula ha approvato all'unanimità la proposta di deliberazione non legislativa illustrata dal presidente Commissione Statuto Andrea Smacchi e relativa alle modifiche da apportare al regolamento interno del Consiglio per adeguarlo a quanto previsto dalla legge sul Collegio regionale dei revisori.

 

SCHEDA.

La legge istituisce il Collegio dei revisori dei conti della Regione Umbria quale organo di controllo interno e di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione dell'ente, in attuazione della legge nazionale “148/2011 (Misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo).

Il Collegio è composto da tre membri, nominati dal Consiglio regionale a seguito di estrazione a sorte tra gli iscritti all'elenco, istituito presso il Consiglio regionale, dei candidati alla nomina a revisori dei conti della Regione (a cui possono essere iscritti, previo avviso pubblico per la formazione dell'elenco stesso da pubblicare sul Bur, coloro che siano in possesso della qualifica di revisore legale nonché di specifica qualificazione professionale in materia di contabilità pubblica, gestione economica e finanziaria degli enti territoriali).

Il Collegio - che dura in carica tre anni ed i cui componenti non sono immediatamente rinominabili - provvede alla relazione sul Rendiconto generale e alla relazione trimestrale al Consiglio sull'andamento della gestione stessa.

Il Collegio esprime parere obbligatorio sulle proposte di legge di approvazione del bilancio di previsione, di assestamento del bilancio, di variazione del bilancio e sui relativi allegati.

Effettua verifiche di cassa almeno trimestrali, verifica la regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione e il rispetto del patto di stabilità interno, esercita il controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione collettiva integrativa con i vincoli di bilancio e quelli derivanti dall'applicazione delle norme di legge, riferisce alla Giunta regionale e al Consiglio regionale su eventuali irregolarità di gestione.

I singoli componenti possono procedere In qualsiasi momento, anche individualmente, ad atti di controllo, con l'obbligo di informare immediatamente il presidente e di portare a conoscenza degli altri membri, non oltre la prima seduta collegiale, le risultanze di tali atti.

Ai componenti del collegio spetta un compenso pari al 15 per cento dell'indennità di carica e di funzione del presidente della Giunta regionale maggiorata del 15 per cento per il presidente del collegio.

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