“Incidenti sul lavoro, infiltrazioni mafiose, casi di collusione e corruzione sono eventi che la nostra regione deve contrastare per invertire una triste tendenza”. Parte da qui una proposta di legge del Gruppo consiliare dell'Italia dei Valori (Oliviero Dottorini e Paolo Brutti) finalizzata ad introdurre l'obbligo di adozione del modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dal Decreto legislativo 231 del 2001 per le aziende operanti in regime di convenzione con la Regione. Il testo prevede la concessione di contributi a fondo perduto da erogare alle imprese per l’adozione dei modelli.

“Sicurezza, lavoro nero, disastri ambientali: in tutti questi ambiti l’Umbria non brilla certo per le sue performance. In relazione alla popolazione attiva, infatti – spiega il capogruppo Dottorini -, occupa la quarta posizione tra le regioni italiane per incidenza delle morti bianche. Il ‘cuore verde d’Italia’, inoltre, non è certo immune dai reati ambientali (458 infrazioni, 394 denunce e 77 sequestri solo nel 2010), né dall’innalzamento dei livelli di corruzione e delle infiltrazioni mafiose. L’aAssociazione degli artigiani e delle piccole imprese di Mestre ha stimato in oltre 41mila unità i lavoratori in nero nel 2010 in Umbria”. E' quindi per tentare di “arginare questo fenomeno” che il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini, assieme al collega Paolo Brutti, ha presentato l'iniziativa legislativa.

“La politica - commenta Dottorini - non può limitarsi al cordoglio o alle frasi di circostanza, magari all’indomani dell’ennesimo incidente sul lavoro o disastro ambientale. E' giunto il momento che la nostra regione prenda i provvedimenti necessari a prevenire le morti bianche e a contrastare tutte quelle attività economiche esercitate in dispregio delle leggi. La nostra proposta – spiega -, se approvata, sarà la prima in Italia ad occuparsi in maniera organica di eticità e trasparenza cui devono attenersi le imprese che hanno rapporti economici con la Regione. Sarebbe inoltre un provvedimento importante atto a prevenire le morti bianche e a contrastare tutte quelle attività economiche esercitate in dispregio delle leggi. Morti bianche, infiltrazioni mafiose, casi di collusione e corruzione, reati ambientali sono eventi dai quali anche la nostra regione purtroppo non è immune”.

Per Dottorini “dare forza a una cultura della prevenzione sarà possibile attraverso controlli più serrati e grazie alla sinergia tra datori di lavoro, organizzazioni sindacali e governi nelle loro articolazioni. Con l'approvazione di questa legge, tuttavia, cittadini e imprese avranno un prezioso strumento per invertire una triste tendenza che ci vede occupare i primi posti in Italia. Il testo che abbiamo presentato – conclude il capogruppo IdV – è ovviamente aperto ai contributi ed agli apporti degli altri gruppi consiliari che ne condividano le finalità”.

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