Con 18 sì, 9 no e 2 astenuti, l'Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato la proposta di legge, di iniziativa dei
consiglieri dell'Idv, Oliviero Dottorini e Paolo Brutti, concernente “Norme per il sostegno dei gruppi di acquisto solidale e popolare (Gasp) e per la promozione dei prodotti agroalimentari a chilometri zero, da filiera corta e
di qualità”. Respinti tutti gli emendamenti dell'opposizione (Gianluca Cirignoni, capogruppo Lega nord e Raffaele Nevi, capogruppo PdL) che, tra le altre cose, chiedevano che entro novanta giorni dall'entrata in  vigore della legge e con regolamento della Giunta regionale si fosse passati all'abbassamento di un punto percentuale Irap alle imprese rientranti nei parametri previsti dalla legge stessa. Approvati, invece, gli emendamenti della maggioranza, tra i quali la norma finanziaria presentato dalla Giunta regionale e quello a firma dei due promotori della legge con il quale, attraverso una legge successiva, la Regione può riconoscere la riduzione dell'aliquota Irap tra lo zero e lo 0,92 per cento alle imprese di ristorazione con sede legale ed operanti in Umbria che acquistino, nel corso dell'anno, prodotti agricoli da filiera corta, a chilometri zero e di
qualità per almeno il 35 per cento del costo totale dell'acquisizione di materie prime. La legge si propone di riconoscere e valorizzare il consumo critico, consapevole e responsabile, come  strumento di promozione della salute e del benessere, incentivando i produttori locali e la diffusione dei loro prodotti di qualità.

Interventi:
OLIVIERO DOTTORINI (Idv):“L’UMBRIA DEVE FARE DELL’AGRICOLTURA DI QUALITÀ UNO DEI CARDINI PER IL RILANCIO ECONOMICO E PER LA TUTELA AMBIENTALE. 

Se verrà approvata, questa sarà la prima legge in Italia sui Gruppi di acquisto solidale e popolare. È il frutto di un lungo confronto e ascolto di pezzi importanti delle società umbra e del suo tessuto socio-economico. In Umbria si stanno sviluppando numerose esperienze di mercati locali e di famiglie che decidono di costituire un Gas o aderire a proposte di associazioni che li organizzano. Solo nei Gruppi Organizzati di Domanda e Offerta gestiti da AIAB nel 2009 erano presenti oltre 250 famiglie.

L’Umbria deve fare dell’agricoltura di qualità uno dei cardini per il rilancio economico e per la tutela ambientale. Il mercato, oggi, sta uccidendo il produttore al quale restano le briciole. Ci sono troppi intermediari. I Gasp e i Farmer's market rappresentano modalità di consumo consapevole, meno oneroso e più vicino ai produttori. Il risparmio, per il consumatore è del 30 per cento rispetto alla grande distribuzione,
paragonando il prezzo alla stessa qualità del prodotto. In tutta Italia si stanno moltiplicando le iniziative volte a ricondurre il prodotto al suo luogo di origine, a consentirne la tracciabilità e a restituire visibilità ai produttori. L'abbassamento dell'Irap, quando il bilancio regionale lo permetterà, rappresenterà un meccanismo virtuoso per l'immissione dei prodotti locali e di qualità nella ristorazione pubblica, ma anche in quella privata. Questa iniziativa legislativa è assolutamente all'avanguardia, tant'è che altri consiglieri regionali di diverse parti d'Italia ci stanno chiedendo il testo normativo. La Regione Calabria si appresta a votare una
analoga iniziativa legislativa all'unanimità”.

DAMIANO STUFARA (capogruppo Prc): “LA LEGGE AIUTA MIGLIAIA DI CITTADINI E PENSIONATI A COMBATTERE IL CAROVITA” 

Nevi doveva prima leggere ed approfondire la legge che critica. Il Veneto, governato da un uomo del centrodestra, ha già fatto una legge simile. Ci sono migliaia di cittadini che intendono combattere il carovita soprattutto le basse pensioni, in lotta con l'acquisto di generi alimentari. Sulla legge che intende unire gli
acquisti c'è stato un approfondito dibattito e un confronto con gli interessati. Il testo che arriva in aula è stato migliorato rispetto agli obiettivi proposti; punta ad almeno due esigenze strategiche, la salvaguardia e la tutela ambientale nel nome della agricoltura di qualità, di coltivazioni a chilometri zero; la seconda combattere il carovita. Oggi sappiamo che il mondo giovanile conta ormai il 30 per cento di giovani disoccupati, e di sicuro il Governo ha le sue responsabilità. La legge in questo caso si pone come strumento. E' indubbio che ci guadagneranno i produttori agricoli locali, non più ricattati dalla grande distribuzione; ci
guadagneranno i consumatori popolari e le fasce sociali più disagiate che ricorreranno agli acquisti collettivi. La società non sta ad aspettare noi: in questi anni sono nati spontaneamente i gruppi d'acquisto. Riconoscere
questa realtà come fatto socio-economico è opportuno.

GIANLUCA CIRIGNONI (capogruppo Lega Nord) “CONDIVIDIAMO L'OBIETTIVO FILIERA CORTA, MA GUAI FAR PASSARE L'IDEA CHE È NECESSARIO ASSOCIARSI

La legge ha due facce di lettura condividiamo l'idea di filiera corta pur con alcuni aggiustamenti. E' invece negativo il tentativo di infilarci la mano lunga della Regione con l'associazionismo. I nostri ambulanti con i loro lavoro ci garantiscono già la qualità dell'offerta. Non possiamo far transitare l'idea che bisogna associarci per fare gli acquisti, la pagherebbero proprio loro. Tutti i cittadini umbri sono consumatori ed a hanno diritto di
associarsi ma anche di non farlo. Non possiamo creare l'ingiustizia che vuole, i primi finanziati dalla Regione e i secondi no. Per noi dunque la legge deve cancellare tutta la parte relativa all'associazionismo e su questo
presenteremo emendamenti cancellativi. Siamo pienamente d'accordo sulla seconda parte, laddove si incentivano i consumi dei prodotti locali. Siamo a favore anche della abolizione dell'Irap a favore di chi utilizza prodotti locali. Ma anche qui dobbiamo tutelare non solo i ristoranti, ma anche ad esempio chi vende n forma ambulante la porchetta di Costano. Chiederemo pertanto di estendere la riduzione dell'Irap agli ambulanti ed ai commercianti non specializzati.

GIANFRANCO CHIACCHIERONI (Pd): “LA DIFESA DELLE TIPICITÀ DEI NOSTRI PRODOTTI DEVE ESSERE  NORMATA: QUESTO È UN PRIMO TENTATIVO

La proposta dei Gasp mi convince perché altera solo in modo molto marginale il principi del mercato. Si tratta di un tentativo, anche criticabile, di sostenere le tipicità e i prodotti locali. Dentro la dimensione del mercato globale, che è misuratore dell'efficienza per tutti, non bisogna porre lacci o ostacoli al libero mercato, regolato dalle leggi europee. La difesa delle tipicità dei nostri prodotti deve essere normata: questo è un primo tentativo, un grande segnale che si inserisce in una fase legislativa del Parlamento italiano che va a stabilire la tracciabilità di tutti gli alimenti. Questo è un elemento importante, di guida, al consumatore. Noi siamo all'interno di questo processo, difendendo la tipicità senza alterare il libero mercato. L'Italia importa 18 milioni di prosciutti dalla Germania, molti dei quali pare che contengano diossina. I nostri prodotti e i nostri impianti sono stati osteggiati e sottovalutati. Se questa legge serve a stimolare una riflessione in questo ambito, ben venga. Vedremo se gli emendamenti contribuiranno a migliorare ulteriormente questo testo, in discussione da ben 7 mesi. Si tratta di una legge trasversale, che riguarda tutti e tutte le fasce sociali”.

FERNANDA CECCHINI (Assessore regionale Agricoltura): “ È IMPORTANTE VALORIZZARE LA QUALITÀ DELLE RISORSE UMBRE

Per il testo definitivo della proposta di legge c'è stata grande partecipazione e il contributo di numerosi soggetti del settore. La Giunta esprime piena condivisione sui passaggi normativi e per quanto riguarda gli obiettivi che la legge si propone. Questa iniziativa legislativa rientra nei contenuti del Documento programmatico e nel Dap. È importante valorizzare la qualità delle risorse umbre e in questo caso i prodotti dell'agricoltura. Si tratta di una legge in sintonia con altre normative a sostegno delle colture biologiche e della
metodologia biologica in generale. In Umbria non basta parlare soltanto di filiere, ma è necessario portare avanti politiche di aggregazione tra produttori e consumatori mettendo in sintonia le esigenze di entrambi legate alla compatibilità economica”.

SCHEDA
La proposta di legge riconosce e valorizza il consumo critico consapevole e responsabile, incentiva la diffusione dei prodotti di qualità a chilometri zero e promuove la valorizzazione delle produzioni agricole locali di qualità a filiera corta, cioè quella modalità di distribuzione alimentare che prevede un rapporto diretto tra produttori e consumatori, singoli o organizzati. Si tratta di una procedura virtuosa che riduce il numero degli intermediari commerciali.
La Regione sostiene i gruppi di acquisto solidale e popolare (GASP), quali soggetti associativi senza scopo di lucro attraverso la concessione di contributi economici, l'incentivazione dell'impiego nella preparazione dei
pasti per la ristorazione collettiva pubblica, di prodotti agroalimentari locali da filiera corta, nonché l'incremento della vendita diretta dei prodotti agroalimentari locali. I GASP svolgono attività di acquisto
collettivo di beni e servizi e di distribuzione dei medesimi senza applicazione di nessun ricarico.
Per sostenere l'attività dei GASP la Regione contribuisce alle spese di funzionamento mediante aiuti de minimis , secondo la normativa comunitaria e per un periodo non superiore a tre anni, il gruppo d'acquisto deve rivestire la forma giuridica di associazione senza fine di lucro. Saranno definite dalla Giunta regionale con proprio atto le modalità di accesso al contributo, secondo i criteri stabiliti, quali il numero minimo di almeno quindici partecipanti al gruppo residenti nel territorio umbro, costituzione del gruppo almeno sei mesi prima della domanda del contributo, adozione di modelli di rendicontazione etico-sociali. la normativa regionale prevede anche che i Comuni o altri enti pubblici possano concedere in uso gratuito ai GASP spazi congrui per l'espletamento delle attività.
Per sostenere la filiera corta ed i prodotti a chilometro zero e di qualità, la Regione favorisce il loro impiego da parte dei gestori della ristorazione collettiva pubblica, stabilendo che nei bandi per l'affidamento di tali
servizi, gli enti pubblici devono garantire la priorità a quei soggetti che prevedano l'utilizzo dei prodotti a filiera corta non inferiore al 35 per cento del complesso dei prodotti utilizzati.
Per incrementare la vendita diretta dei prodotti locali e a filiera corta la Regione concede contributi ai Comuni per sostenere mercati esistenti, con particolare riferimento a quelli auto-organizzati e per attività di avvio
per la vendita diretta. Negli spazi comunali attrezzati saranno presenti anche i mercati dei prodotti di agricoltura biologica. La Regione, con successiva legge, può riconoscere la riduzione dell'aliquota Irap tra lo zero e lo 0,92 per cento alle imprese di ristorazione con sede legale ed operanti in Umbria che acquistino, nel corso dell'anno, prodotti agricoli da filiera corta, a chilometri zero e di qualità per almeno il 35 per cento del costo totale dell'acquisizione di materie prime.
La spesa complessiva per l'attuazione delle misure previste nella legge, per il 2011, ammonta a 120 mila euro di cui: 70 mila euro quali incentivi e sostegno per l'attività dei Gas (Gruppi di acquisto solidale) e di 50 mila euro per la promozione e la valorizzazione delle produzioni agricole locali, delle produzioni di qualità e da filiera corta, oltre che per la realizzazione di spazi comunali attrezzati, riservati agli imprenditori agricoli locali per la vendita diretta (farmer's market).

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