Una figura di raccordo tra il cittadino e la pubblica amministrazione, che ascolta le istanze provenienti dalla gente comune e quindi consiglia, indirizza e guida nella risoluzione di problemi. Tutto questo ed altro ancora è ciò che riassume la figura del difensore civico cui la Provincia di Perugia ha creduto e su cui sta puntando molto per garantire il diritto alla trasparenza della propria attività. Nominato dall’Ente nell’estate scorsa, l’attività da lui svolta insieme al proprio staff, è stata al centro della Commissione consiliare provinciale permanente Statuto e Regolamenti. “Non intendo assolvere al mio ruolo limitandomi strettamente alle materie di competenza provinciale – ha spiegato il difensore civico – ma il mio obiettivo è la vicinanza al territorio ed è proprio su questo che stiamo lavorando. Insieme a tutto l’ufficio abbiamo riservato nel sabato mattina il giorno di ricevimento del pubblico e, per quanto ci è possibile non diciamo “no” a nessuno”. Per il Pdl “è giusta ed opportuna la figura del difensore civico perché la gente ha necessità di conoscere con certezza qual è la persona cui rivolgersi per risolvere i problemi. E’, inoltre, giusto che  si radichi nel territorio, perché altrimenti risulterebbe riduttivo il confinamento alle materie provinciali”. Per Socialisti e Riformisti “l’impostazione del lavoro finora svolto è corretta. La vita del cittadino sta diventando sempre più complessa e la possibilità di poter contare su questa figura è importante”. Per il PrC da lodare “l’approccio alla sensibilità all’ascolto e i Comuni – suggerisce – dovrebbero quanto prima convenzionarsi”.   

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