ROMA - "La legge che investe l'organizzazione delle citta' metropolitane, delle province e delle unioni e fusioni di comuni, opera un complesso e articolato riordino delle autonomie locali. In particolare, istituisce le citta' metropolitane e ridisegna in modo sostanziale la disciplina statale sulle province, trasformandole in enti di secondo livello, governati da organi eletti non dai cittadini ma dai sindaci e dai consiglieri dei comuni del territorio. In questo nuovo assetto istituzionale, gli enti di area vasta sono strettamente legati da un rapporto di interdipendenza politica, funzionale e, in maniera molto forte, anche organizzativa con i comuni del loro territorio". A dichiararlo e' Feliciano Polli, presidente della Provincia di Terni e componente dell'Ufficio di Presidenza dell'Unione delle Province d'Italia, a margine dell'assemblea del Cuspi che si e' tenuta oggi a Roma alla Provincia di Roma.

"Tra le funzioni fondamentali delle citta' metropolitane e delle nuove province, proprio per il carattere di enti di secondo livello di derivazione comunale, sono state inserite - continua Polli- la "raccolta ed elaborazione dati" e "l'assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali". Si tratta di funzioni che assumono un'importanza particolare rispetto allo sviluppo del sistema statistico nazionale, soprattutto se si leggono insieme alla funzione fondamentale attribuita ai comuni relativamente ai "servizi in materia statistica"".

"L'attuazione della riforma degli enti locali – conclude Polli - e' un'occasione straordinaria per favorire la collaborazione tra i comuni, le province e le citta' metropolitane in campo statistico al fine di costituire una rete di uffici di statistica efficienti e funzionali nei territori, che consenta di migliorare la produzione e l'utilizzo dei dati ufficiali, anche ricorrendo alla costituzione di uffici di statistica in forma associata".

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