Province: Marini, serve rispetto per cassintegrati umbri
PERUGIA - "Invito al rispetto dei 22 mila cassa integrati dell'Umbria": cosi' la presidente Marini quando nella sala sono arrivati le grida dei dipendenti della Provincia ancora all'interno di palazzo Donini. Con tono deciso la presidente, che aveva appena cominciato la conferenza stampa di fine anno, ha quindi invitato alla calma. "Questi atteggiamenti - ha detto Marini - non aiutano a portare solidarieta'. Nessun dipendente delle Province ha perso un euro. Serve rispetto per i 22 mila cassa integrati".
"Ho messo sul tavolo il caschetto dell'Ast non soltanto per ricordare una vertenza che ha coinvolto tutti e richiesto l'impegno di tutti per arrivare ad una soluzione positiva, ma anche e soprattutto per sottolineare un metodo: con quelle modalita' dovranno essere affrontate anche altre vertenze in Umbria, altrettanto importanti ed ancora aperte, come quelle dell'ex Merloni e della Trafomec": lo ha detto la presidente della giunta regionale, Catiuscia Marini, stamani nella conferenza stampa di fine anno.
Venerdì
19/12/14
15:27
Purtroppo in ogni settore pubblico ,quando si prova a proporre,protestare o far notare,etc,immancabilmente il dirigente o politico di turno se ne esce con ...............ma che volete,chi sta male sono altri,tacete e siate riconoscenti. (manca solo la richiesta del bacio della mano).
Che triste fine,che delusione,che renziani o brunettiani!
Come se i responsabili non fossero anche loro.
Venerdì
19/12/14
16:37
La dichiarazione della Presidente in merito alla manifestazione dei lavoratori della Provincia è semplicemente raccapricciante e vigliacca. Raccapricciante perchè ci si aspetterebbe almeno un cenno di solidarietà con chi non semplicemente rischia di perdere il lavoro, ma lo ha sicuramente perso entro i prossimi due anni. Vigliacca, perchè mette contro di loro chi è ancora più sfortunato, un lavoratore o una lavoratrice in cassa integrazione.
E questa è la presidente del Centrosinistra alle prossime elezioni regionali? Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa quel pezzo di sinistra che ritiene che l'accordo vada fatto senza se e senza ma.
Possibile che non si riesce a costruire una vera alternativa asinistra per le elezioni regionali che non sia semplicemente il velleitarismo della lista Tsipras?
Venerdì
19/12/14
16:47
Siamo solo all'inizio di una situazione che coinvolgerà altri dipendenti pubblici, lavoratori che in molti settori della PA sono troppi rispetto ai carichi di lavoro e alle potenzialità di contenimento dei costi offerte dalle risorse digitali.
Da dieci anni i lavoratori privati vivono il dramma della crisi industriale ed economica italiana, non vedo perché i dipendenti pubblici - spesso assunti in forza di tessere e clientele - non possano essere chiamati a vivere le stesse dinamiche del privato.