di Alessio Cassano

PERUGIA - La Fondazione Umbra per l’Architettura Galeazzo Alessi  (Fua), ha  stipulato con la Fondazione Perugiassisi 2019 un “protocollo di intenti”, per definire e formalizzare la collaborazione tra le due fondazioni, nell’ambito della candidatura della regione Umbria a “ Capitale europea della cultura 2019”. Il protocollo è stato firmato dai presidenti delle rispettive fondazioni, Paolo Vinti per la Fua e Bruno Bracalante per la Fondazione Perugiassisi 2019. Nella sede di piazza Danti erano inoltre presenti il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, il sindaco di Assisi Claudio Ricci e il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Leopoldo Freyrie.

  Davanti ai vari rappresentanti delle istituzioni culturali della regione ( università, conservatorio, associazione giovani architetti ecc) nonché numerosi giornalisti, i partecipanti alla discussione hanno toccato numerose tematiche nell’intento di fornire un quadro completo del progetto per la candidatura a capitale europea. In particolare, il presidente della Fondazione Perugiassisi Bracalante, ha iniziato sottolineando l’importanza della condivisione su larga scala del progetto. La Fondazione infatti è aperta all’adesione di tutti ma, spiega Bracalante, la partecipazione di soggetti come la Fau è molto importante in vista di una realizzazione concreta del progetto con interventi sulla città e sull’urbanistica.

La candidatura a “ capitale europea” racchiude infatti un progetto di trasformazione della città che deve passare per interventi strutturali e concreti; un intervento di riforma completo quindi, non una mera programmazione di eventi culturali. Su questa scia è poi intervenuto il Presidente del Consiglio Nazionale degli architetti  spiegando che il consiglio ultimamente si sta concentrando molto di più sui problemi dell’urbanistica piuttosto che sulle problematiche riguardanti la professione. Oggi infatti si tende a dimenticare l’importanza delle città che invece rappresentano per la nazione l’80% del PIL.

Le città hanno dunque bisogno di tornare al centro dell’attenzione. Per questo, spiega Freyrie,  non è importante che Perugia- Assisi vinca la gara per diventare capitale europea della cultura, l’importante è il percorso che verrà fatto; un percorso che deve portare alla innovazione della città così da lasciare qualcosa di concreto in eredità.  Sono seguiti infine gli interventi dei due sindaci delle città protagoniste del progetto. Wladimiro Boccali, sindaco di Perugia, ha parlato della necessità di darsi un nuovo modello di sviluppo incentrato su cultura, tutela del paesaggio e dei centri storici. Il sindaco ha poi sottolineato che il 2019 sarà comunque un traguardo perché la città uscirà sicuramente trasformata da questo percorso. Claudio Ricci, sindaco di Assisi, ha parlato invece del progetto come di un momento di arricchimento per la città.  Il punto nodale del percorso, spiega poi, passa per la tutela del paesaggio culturale umbro. 

In particolare, nel “protocollo di intenti”, vengono esaminati 2 punti centrali riguardo a questo ambito. Il primo, riguarda la c.d “ urbanistica del fra” intesa come bisogno di ragionare sugli spazi che dividono gli edifici e sui territori che dividono le città. Questi spazi, hanno la loro importanza: servono per dare senso di armonia al territorio e devono essere organizzati dettagliatamente. Il secondo punto invece, riguarda la creazione di spazi intermedi tra la città e le zone agricole; spazi che servono per dare collegamento armonico e di cui oggi si tende a parlare poco. Prossima tappa del progetto sarà l’elaborazione del dossier di candidatura da presentare alle istituzioni nazionali e europee entro settembre.  Fua e Fondazione Perugiassisi 2019 uniscono quindi le loro forze per realizzare al meglio un progetto che, se ben riuscito, contribuirà sicuramente ad accrescere il valore dell’Umbria con i suoi meravigliosi paesaggi e centri storici.

 

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