Due appartamenti sono stati sequestrati dalla polizia in altrettanti condomini ubicati uno a San Sisto e l'altro a Ponte San Giovanni. Per gli investigatori della squadra mobile, diretti da Marco Chiacchiera e coordinati da Piero Corona e Matteo Zanotti, che vi hanno fatto irruzione contemporaneamente nel pomeriggio di venerdì scorso, dopo averli posti sotto osservazione a lungo nei giorni precedenti, si tratta di due case di prostituzione gestite da una 41enne cinese che sfruttava una sua connazionale e che per questo è stata denunciata.

Al momento dell'irruzione nei due appartamenti - riferisce la questura - le due donne cinesi stavano ricevendo i loro clienti, ma gli agenti hanno da subito sospettato che una delle due sfruttasse la propria connazionale da alcuni particolari: prima di tutto, perchè a rispondere ai diversi numeri di telefono cellulare pubblicati in rete era sempre e soltanto una delle due donne, quella in regola con il permesso di soggiorno che è anche risultata titolare di un contratto per l'uso dell'immobile nel quale riceveva.

L'altra cinese - secondo quanto accertato dalla polizia - era clandestina. A Perugia era arrivata la sera prima da Milano e subito era stata messa nelle condizioni di prostituirsi (ora è al Cie di Ponte Galeria, a Roma, in attesa di rimpatrio). Al cliente che chiamava uno dei numeri pubblicati su internet, la cinese denunciata chiedeva se preferisse andare a San Sisto o a Ponte San Giovanni: questo rafforza la convinzione della polizia di aver portato alla luce una vera e propria rete di prostituzione, sulla quale sono in corso ulteriori indagini.

 

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