PERUGIA - Il Rotaract Club di Perugia, settore giovanile del Rotary, sta lavorando ad un importante progetto umanitario, patrocinato e sostenuto dal Comune di Perugia: la realizzazione di un Poliambulatorio ospedaliero ad Ankober, in Etiopia.

Oggi ne hanno parlato a Palazzo dei Priori il sindaco Wladimiro Boccali e il professor Paolo Taticchi, presidente del Rotaract Club Perugia. Presente anche Simone Pastorelli, vice presidente dei Giovani imprenditori di Confcommercio del capoluogo umbro.

Il ''Progetto H20'' prevede un'innovativa forma di raccolta fondi che vede coinvolti ristoranti, alberghi ed esercizi commerciali. Gli aderenti applicheranno una maggiorazione di 20 centesimi al normale costo della bottiglia di acqua che sara' totalmente devoluto in favore del poliambulatorio.

Il Progetto H20 e' ispirato al Tap Project di Unicef , realizzato negli Stati Uniti. ''E' un buon progetto - ha detto il sindaco - serio, rivolto ad una missione umanitaria importante, che e' quella di salvare vite umane, in molti casi di bambini, minacciate dalla completa assenza di una organizzazione sanitaria, anche minima. E' giusto sensibilizzare su questi temi i cittadini e sollecitare la loro generosita'''.

Il progetto, come ha spiegato il presidente Taticchi, mira a migliorare lo stato generale di salute delle comunita' residenti nell'altopiano etiope in collaborazione con le autorita' sanitarie locali e puntando sull'innalzamento del livello dei servizi sanitari di quell'area. Il poliambulatorio, piu' piccolo di un ospedale, e' un presidio di prima linea nell'assistenza medica di base, in grado di fornire servizi essenziali ad ampie fasce di popolazione.

La regione in questione e' abitata da 80 mila abitanti (i bambini sono il 14%) ed il centro medico piu' vicino - e' stato spiegato - e' a 40 chilometri di distanza.

Il poliambulatorio conterra' tre padiglioni (pronto soccorso, maternita' e pediatria) e verra' realizzato in linea con i piani di sviluppo locale del governo etiope, che prevedono la costruzione di un poliambulatorio ogni 25 mila abitanti.

La raccolta fondi del Rotaract e' rivolta alla realizzazione del primo padiglione, che avra' sei stanze e sara' adeguatamente equipaggiato e gestito da personale sanitario qualificato stipendiato dallo Stato. La proposta progettuale nasce dal basso, ovvero da un esplicito bisogno rilevato sul territorio ed in seguito alla richiesta diretta della comunita' e delle autorita' sanitarie locali.

Gli accordi preliminari per la costruzione del centro sono stati avviati con il dipartimento sanitario di Ankober, che si e' impegnato a partecipare operativamente e finanziariamente al progetto. Il rapporto di stretta collaborazione con le istituzioni locali garantisce, secondo gli organizzatori, il corretto sviluppo del progetto dalle fasi preliminari alla gestione, assicurandone la sostenibilita' nel lungo periodo.

Questo approccio e' reso possibile grazie ad una profonda conoscenza del territorio ed a un rapporto di collaborazione instaurato nel tempo con le comunita' locali.
 

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