Scadrà il prossimo 22 luglio il bando della Regione dell’Umbria per l’erogazione di contributi pubblici a favore di quelle famiglie cosiddette monoparentali, costituite cioè da un solo genitore con uno o più minori a carico, che hanno necessità di acquistare la prima casa.

 Si tratta di circa un milione e mezzo di euro che la regione metterà a disposizione e che permetterà la concessione di contributi pari al 30% del costo dell’alloggio, ivi comprese le eventuali pertinenze, fino ad un massimo di € 30.000 ad alloggio. “Grazie ad una profonda modifica delle modalità di programmazione in edilizia pubblica sino ad oggi attuate dalla Regione ed anche in alternativa alla tradizionale predisposizione di complessi piani pluriennali, ha affermato l’assessore Vinti, si è reso possibile attuare singoli interventi, destinati a risolvere con rapidità le esigenze abitative manifestate da particolari categorie sociali. Questa scelta è stata dettata anche dall’attuale crisi economica che ha portato con sé una drastica  riduzione delle risorse a disposizione ed ha, quindi,  imposto la necessità di individuare nuovi strumenti per ridurre, razionalizzare e riqualificare la spesa. Abbiamo quindi cercato di individuare nella maniera più puntuale possibile le singole situazioni di disagio e difficoltà e stiamo intervenendo con bandi dedicati a queste”.

 Con questo atto viene stabilita la disciplina concernente i finanziamenti per  nuclei familiari composti da un solo genitore (vedovo\a, separato\a, single), con uno o più figli minori a carico. “Anche tali situazioni, infatti, sottolinea Vinti, sono sempre più frequenti, prevalentemente a causa del forte incremento delle separazioni, ma, più in generale, della profonda modifica del tessuto familiare a cui stiamo assistendo in questi ultimi anni”. Nel definire il nucleo beneficiario dell’intervento si è ritenuto opportuno non escludere coloro che, oltre ai figli minorenni, hanno a carico anche uno più figli maggiorenni, tenuto conto delle difficoltà che i giovani incontrano nel trovare lavoro e, quindi, della necessità di rimanere in famiglia. Tuttavia, sono stati posti dei limiti: il figlio maggiorenne non deve superare i 25 anni di età e non deve possedere reddito alla data di pubblicazione del bando.

Per quanto riguarda i punteggi per formare la graduatoria, non sono state introdotte sostanziali modifiche rispetto a quelli previsti nel bando per le giovani coppie, ad eccezione di due punteggi che privilegiano particolari situazioni: la presenza di minori in tenera età e le famiglie che non possiedono alcuna proprietà. “Anche in questo caso, ha comunicato l’assessore Vinti, bisognerà essere cittadino italiano o di un paese che aderisce all’Unione Europea o di Paesi che non aderiscono all’Unione Europea, in regola però con le norme sull’immigrazione; essere residente o avere l’attività lavorativa nella Regione Umbria da almeno due anni consecutivi; non essere titolare di alloggi, ovunque ubicati sul territorio nazionale; non aver mai usufruito di altri contributi pubblici, (sono esclusi i finanziamenti previsti per la ricostruzione a seguito di eventi sismici); aver percepito nell’anno 2011, unitamente ai componenti il nucleo familiare, un reddito di valore ISEE non superiore a 20.000 euro”.

“Nella formazione della graduatoria, ha sottolineato Vinti, saranno privilegiate le domande di acquisto di alloggi situati nei centri storici, o che abbiano la certificazione di sostenibilità ambientale. Così come particolare attenzione sarà riservata a chi risiede in un alloggio oggetto di sfratto “incolpevole” emesso almeno un anno prima e non ancora eseguito. Anche la situazione economica del richiedente avrà il suo peso. Un punteggio superiore infatti è previsto per i titolari di contratto di lavoro precario (ad esempio tempo determinato, co.co.co., co.co.pro., interinale, ecc.)”.

L’assessore Vinti ricorda anche che il contributo a fondo perduto previsto dal bando è cumulabile con l’intervento “Acquisto con garanzie” contemplato dalla Convenzione stipulata dalla Regione con Gepafin Spa e con alcune banche. Pertanto, per coprire il prezzo residuo dell’alloggio, i beneficiari potranno rivolgersi alle banche convenzionate che, grazie alla garanzia prestata da Gepafin, si sono impegnate ad erogare mutui con particolari caratteristiche agevolate (spread contenuto ed estensione della garanzia fino al 90% dell’importo finanziato).

Le banche convenzionate sono Unicredit Spa, Banca di Credito Cooperativo di Spello e Bettona, Banca Popolare di Ancona, Banca di Mantignana e di Perugia, Cassa di Risparmio di Orvieto, Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo, Crediumbria, Banca Popolare Etica.

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