FRATTA TODINA - Una calda giornata di sole ha permesso ad oltre 500 persone di partecipare alla 25 edizione della Camminata della Speranza. La manifestazione è organizzata dal Centro Speranza, una struttura sanitaria che offre al territorio umbro, un servizio diurno educativo e riabilitativo per bambini e ragazzi che fin dalla nascita presentano difficoltà nello sviluppo neuropsicologico.

L'idea che sottende la manifestazione, è quella di portare fuori dalle mura del Palazzo Altieri di Fratta Todina (Pg), sede operativa del servizio gestito dalla Congregazione delle suore Ancelle dell'Amore Misericordioso, l'esempio pratico di promozione della persona con disabilità, attraverso la pratica quotidiana della tenerezza, dell'amore e della solidarietà.

Una chiamata a prestare attenzione ai bisogni delle persone con disabilità e alle loro famiglie, che il Centro Speranza ha rivolto alla comunità Umbra e, soprattutto, alle amministrazioni comunali della Media Valle del Tevere e ai piani alti del potere, ai comuni di Perugia e Terni, e alla Giunta Regionale. L'invito a partecipare e a mettersi al passo dell'altro, in questo caso dell'ultimo, è stato accolto dalla stessa Presidente della Regione, Catiuscia Marini, che ha portato il suo saluto alla partenza del corteo  la quale ha ricordato come «Il Centro Speranza, insieme ai Comuni e al Sistema Sanitario Regionale, è parte di una più ampia ed efficinete collaborazione chiamata "rete di servizi" indispensabile per la comunità, una voce di cui la spesa pubblica non può prescindere». «Il Centro Speranza» ha poi affermato la Presidente «è un servizio definito pubblico-privato, ma in realtà è fatto della socialità e della collaborazione di un grande ente religioso (Cong. Ancelle dell'A. M.), che ha un significato simbolico per la nostra Regione, e che si è messo a disposizione della nostra comunità con grande professionalità e dedizione a una causa molto importante».

Il corteo, partito dal santuario della Madonna della Luce di Collelungo con la benedizione del Vescovo di Orvieto-Todi Mons. Benedetto Tuzia si è incamminato alla volta di San Venanzo (Tr), dove, l’amministrazione comunale di San Venanzo ha curato al dettaglio l'accoglienza della manifestazione, in collaborazione con i volontari della pro loco, dell'Unitre, dell'associazione amici di  Rotecastello, della banda e dei commercianti, che hanno aperto i negozi in questa mattinata di domenica 14 settembre. All'arrivo del corteo, nella splendida cornice del parco comunale Villa Faina, le rappresentanze amministrative dei comuni di Perugia,  Todi, Marsciano, Deruta, Fratta Todina, Montecastello di Vibio, Collazzone e San Venanzo, hanno rilanciato un messaggio di solidarietà e ammirazione per l'opera svolta dal Centro Speranza. Un sincero coinvolgimento emotivo che negli anni ha rafforzato il legame e la collaborazione istituzionale tra i comuni e la struttura socio sanitaria, nell'ottica di un'azione politica di scelte coerenti, nel rispetto dei principi di uno Stato Sociale di Diritto, e del valore del rispetto della dignità umana, nella promessa di un impegno concreto a continuare un'azione politica attenta ai bisogni di chi vive situazioni di grave disagio sociale. Nel nome di questa collaborazione, negli anni, la Camminata è stata accolta dalle amministrazioni del comprensorio della Media Valle del Tevere. L'assessore alle politiche sociali del Comune di Perugia Edi Cicchi, autorità presente per la prima volta alla Camminata e, non a caso, legata al terzo settore per la sua passata esperienza lavorativa, ha espresso l'augurio di accogliere,  in un prossimo futuro, la manifestazione proprio a Perugia.

Le autorità hanno sottolineato in concerto, come la Camminata della Speranza sia una metafora della vita, dove la società, e con essa le istituzioni, chiamate a prendere decisioni per le politiche sociali, devono mettersi al passo del prossimo, soprattutto se in difficoltà, rispettando i suoi tempi e facendo in modo che il gruppo resti coeso. In questo senso, è esemplera l'impegno dei volontari delle Misericordie, della Protezione Civile e della Croce Rossa che, con entusiasmo, si sono resi disponibili a garantire assistenza ai partecipanti della manifestazione.

Proprio perché sostenuto dalle autorità politiche e religiose, la manifestazione, nel tempo, si è fatta portavoce di un'azione di advocacy della cultura della disabilità. La Camminata infatti, è vissuta da centinaia di persone come un appuntamento importante, una giornata di festa e di impegno sociale.

La Camminata della Speranza è uno degli eventi della rassegna “Todo Por Amor” che celebra i 30anni di attività del Centro Speranza. “Todo por Amor” ripeteva Madre Speranza affinché ci si prendesse cura dei più fragili e dei più bisognosi,il motto è stato scelto come slogan della rassegna per rendere omaggio alla Beata che incoraggiò le sue Figlie spirituali (Congregazione Ancelle A.M.) a realizzare il progetto che il Signore le ispirava, e che, come in una profezia, Madre Speranza aveva visto nel lontano 1948, quando il Centro ancora non esisteva e al suo posto c’erano solo delle rovine. Testimoniano alcune suore che Madre Speranza aveva visto il futuro di un centro per persone in necessità di riabilitazione, scientifica e accoglienza amorosa. Il 17 settembre del 1984 il Centro Speranza iniziava ufficialmente la sua attività, da allora, le suore della Congregazione Ancelle dell’Amore Misericordioso, con l’intervento degli operatori e dei tanti volontari, grazie alla generosità dei molteplici sostenitori e alla fiducia delle famiglie degli assistiti, hanno fatto di questa “casa” un luogo d’Amore, una moderna struttura sanitaria autorizzata che offre ambienti idonei, strumentazioni all’avanguardia e garantisce competenze professionali per le terapie riabilitative e le attività educative proposte dal servizio ai bambini e ai ragazzi con gravi disabilità.Il programma completo su www.centrosperanza.it

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