“E’ molto importante per tutte le Regioni d’Europa definire adeguati criteri per l’assegnazione dei nuovi fondi comunitari per il periodo 2013-2020 perchè saranno questi gli unici strumenti che Regioni e città avranno a disposizione per mettere in campo politiche di sostegno allo sviluppo e per la crescita economica”. E’ quanto ha detto oggi a Bruxelles la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, incontrando i commissari europei Johannes Hahn e Laszlo Andor, rispettivamente alle politiche regionale e all’occupazione e integrazione, assieme ai quali ha partecipato ad una tavola rotonda dedicata proprio al tema della nuova “politica europea di coesione”, e dunque ai nuovi Fondi comunitari, da quello proprio di coesione, a quello sociale, quello per le politiche regionali, al Fondo per le politiche rurali e quello per gli affari marittimi e la pesca.

“In questa fase di discussione della proposta della Commissione Europea di regolamento dei nuovi Fondi - ha detto la presidente Marini rivolgendosi ai due Commissari europei – è di particolare rilevanza il confronto tra il Comitato delle regioni (per il quale la presidente Marini è relatrice del parere che il Cdr deve fornire al Parlamento e alla Commissione europea), la Commissione ed il Parlamento. Ciò che vorrei innanzitutto sottolineare e che, proprio in presenza di una crisi economica così pesante e che investe ed interessa in particolare l’Europa, i nuovi Fondi potrebbero rappresentare un’occasione positiva, sia per garantire maggiore incisività alle politiche di coesione, sia come strumento per agevolare la crescita e la ripresa economica in tutto il nostro continente. Per questo motivo ciò che come Regioni auspichiamo e che vi sia, per il Fondo di coesione, un budget adeguato alla ambiziosa strategia di Europa 2020. Così come dobbiamo definire criteri che consentano un equilibrato trattamento di tutte le Regioni d’Europa”.

A tale riguardo la presidente ha anche ricordato come tra i criteri che vengono utilizzati vi e sempre quello del PIL pro capite in ogni singola Regione: “Penso – ha detto la presidente – che in considerazione dell’attuale crisi finanziaria sia necessario rafforzare la necessità di utilizzare anche altri indicatori complementari al PIL, per permettere una più giusta determinazione del livello reale di sviluppo e di coesione delle diverse aree dell’Europa, e quindi anche in grado di poter aiutare in una più attenta identificazione dei bisogno di ogni singolo territorio”.

Altro tema posto dalla presidente Marini – che sarà formalizzato nel parere del CDR – quello della partecipazione diretta delle Regioni nella fase decisiva di assegnazione dei Fondi comunitari: “Le Regioni sono nella maggior parte dei casi i gestori finali delle risorse comunitarie, ed in alcuni casi anche soggetti cofinanziatori. Per questo riteniamo che, in base al principio della concertazione molto caro all’Europa comunitaria, vi debba essere un pieno coinvolgimento delle Regioni nella elaborazione e negoziazione del Contratto di partenariato che ogni singolo Stato membro dovrà sottoscrivere con la Commissione europea. E sarebbe auspicabile che il Contratto di partenariato venisse firmato anche dalle Regioni. Almeno nel caso in cui vengano affidate ad esse compiti di primo piano nella elaborazione e gestione dei programmi comunitari.

 

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