Oggi viene presentato nella Sala dei Notari (inizio alle ore 17,30) il restauro dell’urna lignea del sedicesimo secolo che ha contenuto i resti mortali di Braccio Fortebraccio da Montone, cavaliere, condottiero e signore di Perugia. 

IL SINDACO BOCCALI: “Se è vero che il 20 Giugno à la giornata dell’ identità perugina, una manifestazione come il recupero dell’ urna di colui che fu il signore di Perugia non poteva trovare una collocazione migliore. Oggi rendiamo omaggio ad un pezzo di storia della città e ad un uomo che quella storia ha contribuito a scrivere. Una storia lontana nel tempo che rimanda ad una città della quale  tanti segni però vediamo ancora oggi: una eredità fatta di tradizioni, di un grande patrimonio d'arte e di civiltà, di un orgoglioso senso di appartenenza. L'operazione, per importanza, travalica il semplice risultato del restauro. Dobbiamo ringraziare Nives Tei per l’ interesse e la sensibilità dimostrata”. 

-          IL RESTAURO

-          Il restauro è stato effettuato infatti grazie al sostegno fornito da Nives Tei Coaccioli, presidente del FAI, che ha finanziato il lavoro di manutenzione e recupero. L’intervento è stato realizzato dalla ditta “Giovanni Manuali-Conservazione dipinti antichi e moderni” con laboratorio in via  Pellas, ed è stato eseguito sulla base di un progetto presentato al Comune  e alla Soprintendenza, la quale ha autorizzato  e sorvegliato tutta l’operazione.

-          La riesumazione delle spoglie di Braccio Fortebracci, per poter procedere al restauro dell’ urna,  è avvenuta nella sagrestia della chiesa di San Francesco al Prato il 10 maggio scorso alla presenza del medico legale, di funzionari del Comune di Perugia, di tecnici della Soprintendenza, del superiore del Convento di San Francesco al Prato, di due rappresentanti delle forze dell’ordine e dello sponsor.  L’operazione è stata eseguita da personale specializzato che solitamente presta il suo servizio nei servizi cimiteriali del Comune. Le spoglie sono state temporaneamente conservate all’interno di una cassetta zincata. Una volta chiusa,  vi sono stati posti i sigilli del Comune  e una targa con nome,  data e luoghi di nascita e di morte del condottiero e signore di Perugia. L’esecuzione del restauro è durata un mese.

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