Il nostro paese mai come oggi è in uno stato di degrado istituzionale e politico, con il Governo e il Parlamento condizionati dalla situazione giudiziaria del Presidente del consiglio, mentre l'Italia è più povera, sono più povere le famiglie e la disoccupazione è alle stelle,a cominciare da quella dei giovani e delle donne.

La contrazione del PIL del nostro paese è la più elevata d'Europa e lo stesso cresce con un tasso più basso rispetto agli altri.

Il debito pubblico è ai massimi livelli e lo stato sociale è diventato inesistente perchè copre sempre meno le necessità delle fasce più deboli della popolazione. Senza parlare della condizione dei pensionati e della dilagante insicurezza per le giovani generazioni.

In questi mesi sta prevalendo la dissennata scelta della divisione del movimento sindacale che ha favorito forzature autoritarie come nel caso delle varie vertenze Fiat e come con l'accordo separato del pubblico impiego firmato solo da Cisl e Uil.

Tutto questo ci da il quadro di un paese senza più valori e soprattutto senza capacità di reazione.

E' necessario, come abbiamo sempre detto, che il tema del lavoro e dello sviluppo ritornino ad un modello contrattuale unitario, rifuggendo dagli accordi separati per contrastare il precariato, aumentando le protezioni sociali e soprattutto ridando fiducia ai giovani.

Bisogna iniziare una nuova stagione che porti al rispetto e alla dignità del lavoro, della democrazia e della rappresentanza sindacale.

Per tutto questo domani parteciperemo alla manifestazione regionale a Terni per lo sciopero generale indetto dalla CGIL, auspicando una vasta partecipazione che possa essere in grado di dare una decisiva spallata al governo e poter ripartire per una nuova stagione dei diritti.

Franco Cesario

Francesco Di Lascia

PRC Assisi

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