Sfrecciano rombando le 42mila 216 autovetture censite in Umbria con oltre 2mila di cilindrata. E, tra queste, 3mila 669 rombano ancora di più, visto che hanno oltre 3mila di cilindrata. Peccato, però, che i contribuenti che dichiarano un reddito complessivo superiore a 120mila euro nella regione siano 2mila 623. In pratica, in Umbria per ogni contribuente chiamiamolo per semplicità ‘ricco’ (in realtà con 120mila euro di reddito annuo complessivo lordo si è un benestante di prima fila) ci sono 16,1 auto potenti, oltre i 2mila di cilindrata. Toglieteci, tra le auto potenti, quelle di terza o quarta mano che magari costano come un’utilitaria e sono alla portata di tutti o quasi, toglieteci un certo numero di auto intestate alle aziende ma che invece in realtà sono personali, ma il rapporto resta di 1 a 16,1 resta sempre altissimo. Insomma, un chiaro indicatore di evasione fiscale incisiva e pervasiva.

E il rapporto, pur ovviamente scendendo, resta alto anche se, oltre ai contribuenti ricchi, consideriamo anche quelli benestanti di seconda fila, ossia coloro che dichiarano tra 75mila e 120mila euro di reddito lordo l’anno. Bene, se la platea dei contribuenti si allarga a coloro che dichiarano un reddito superiore a 75mila euro in Umbria circolano pur sempre 4,1 auto potenti per ogni contribuente benestante (10mila 230 i contribuenti umbri con oltre 75mila euro di reddito lordo complessivo annuo, 42mila 216 le auto oltre 2mila di cilindrata). Un valore che resta troppo alto e che dimostra come tanti, nella regione, fanno i poveri in dichiarazione dei redditi, ma poi girano col bolide. Felici e contenti di aver fatto fesso lo Stato e tutti gli altri contribuenti.

Si tratta inoltre di dati statisticamente freschi, riguardando le dichiarazioni dei redditi presentate nel 2016 (anno di imposta 2015).

Sono i cardini dello studio realizzato, su dati forniti da ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Aci, il settore data journalist di Mediacom043 guidato da Giuseppe Castellini, giornalista economico.

La situazione in ogni comune umbro, in quali la spia dell’allarme rosso dell’evasione fiscale segna il massimo. Gualdo Cattaneo, Stroncone e Gualdo Tadino le realtà che presentano il valore più elevato dell’indicatore di rischio di evasione ed elusione fiscale.

Grazie ai dati che ci hanno fornito ministero dell’Economia e delle Finanze (per quanto riguarda il dettaglio comunale dei redditi) e Aci (per quanto concerne il parco veicolare registrato in ciascun municipio umbro), incrociandoli è possibile evidenziare in quali comuni umbri il rapporto auto potenti/contribuenti sia massimo, facendo così suonare l’allarme rosso sul fronte dell’evasione fiscale. Si tenga presente, a tale proposito, che proprio questo è un indicatore di quelli presi in considerazione dalla Guardia di finanza nel predisporre i controlli ‘mirati’ contro l’evasione e l’elusione fiscale.

A parte alcuni comuni in cui l’allarme rosso suona subito perché ci sono auto potenti ma nessuno che dichiari oltre 120mila euro di reddito e sui quali torneremo tra poco, il rapporto più elevato in Umbria si registra a Gualdo Cattaneo, dove ci sono 9 contribuenti ricchi e ben 412 auto di 2mila di cilindrata, per un rapporto di 45,8 auto potenti per ogni contribuente ricco. O, se volete essere di manica più larga considerando anche coloro che dichiarano tra 75mila e 120mila euro di reddito lordo, per un rapporto di 13,3 auto potenti per ogni contribuente benestante, ossia che ha oltre 75mila euro di reddito lordo l’anno (vedere tabella).

Proseguendo nella classifica del rapporto tra auto potenti e ricchi, al secondo posto c’è Stroncone (43,8 auto potenti per ogni ricco e 6,6 per ogni benestante). Al terzo Gualdo Tadino, dove gli indici sono rispettivamente 41,8 (auto potenti diviso ricchi) e 6,5 (auto potenti diviso benestanti).

La ‘top ten’ dei comuni umbri dove in proporzione ci sono più auto potenti per ogni ricco (nella descrizione che segue mettiamo due indici dopo il nome del comune, il primo indica quante auto potenti ci sono per ogni ricco, ossia chi dichiara oltre 120mila euro di reddito, la seconda invece quante auto potenti ci sono ogni benestante, considerando tali coloro che dichiarano oltre 75mila euro di reddito lordo complessivo annuo, comprendendo quindi anche i ricchi) è poi composta, nell’ordine, da Trevi (40,7 e 8,4), Tuoro (38,3 e 5,5), Acquasparta (37,1 e 12,4), Montefalco (35,8 e 7,7), Massa Martana (33,7 e 6,1), Castiglione del Lago (30,8 e 7,1) e Panicale (30,6 e 6,0).

Alle spalle delle ‘top ten’ seguono, sempre in ordine decrescente e quindi via via riducendo il valore dell’indicatore di rischio di evasione fiscale, Collazzone (30,3 e 7,6), Bevagna (29,1 e 6,1), Bettona (28,5 e 6,5), Deruta (28,2 e 7,0), Baschi (27,3 e 6,1), Piegaro (26,1 e 7,0), Citerna (25,8 e 5,3), Avigliano (25,0 e 5,3), Montone (24,3 e 8,1), Spoleto (23,0 e 5,4), Montecastrilli (22,8 e 7,9), Magione (22,7 e 5,5), Umbertide (22,6 e 6,3), Città di Castello (22,3 e 5,0), Arrone (22,2 e 7,0), Narni (21,6 e 5,3), Passignano (19,8 e 4,3).

Seguono ancora Cannara (19,6 e 6,3), Marsciano (19,4 e 4,8), Todi (19 e 4,7), Allerona (18,8 e 6,8), Bastia Umbra (18,4 e 5,5), Assisi (17,6 e 5,2), Scheggia e Pascelupo (16,8 e 16,8), Spello (16,7 e 6,3), San Giustino (16,7 e 5,1), Gubbio (15,9 e 4,4), San Venanzo (15,7 e 5,2), Foligno (15,5 e 4,4), Giano dell’Umbria (14,9 e 6,6), Torgiano (14,8 e 4,9), Città della Pieve (14,5 e 5,4).

Ed ecco i 10 comuni umbri in cui il rapporto è più basso e nei quali, pertanto, l’indice di rischio di evasione fiscale è minore o dove, che dir si voglia, ci sono meno povero al volante di un bolide: Amelia (14,4 de 4,0), San Gemini (13,9 e 3), Terni (13,8 e 3,3), Porano (13,4 e 2,1), Campello sul Clitunno (13,2 e 6,0), Corciano (12,0 e 3,5), Orvieto (11,6 e 3,2), Montecchio (9,4 e 3,9), Perugia (8,8 e 2,4) e Parrano (5,6 e 5,6), il comune con il valore più basso di questo indicatore di evasione ed elusione.

Ecco, infine, i comuni in cui ci sono auto potenti ma nessun ricco

I comuni in cui ci sono auto potenti ma nessun contribuente ricco rappresentano casi ad alto rischio di evasione ed elusione fiscale, a seconda della consistenza della presenza di auto potenti. Queste realtà vanno viste caso per caso. Poiché per loro non è possibile alcun rapporto tra auto potenti e contribuenti ricchi per mancanza di questi ultimi, chiariamo che l’indice che potete leggere dopo il nome riguarda il rapporto tra auto potenti e ‘benestanti di seconda fascia’ (ossia i contribuenti che dichiarano tra 75mila e 120mila euro di reddito lordo complessivo annuo). Dove non viene riportato l’indice è perché non ci sono neppure contribuenti che dichiarano oltre 75mila euro lordi l’anno. I dati sono, peraltro, tutti contenuti nella tabella.

I comuni in questione sono Cascia (13 auto potenti ogni contribuente tra 75mila e 120mila euro), Castel Ritaldi (14,4) – entrambi questi comuni presentano un indice di evasione ed elusione fiscale forse anche più grave di quello del primatista Gualdo Cattaneo -, Cerreto di Spoleto, Costacciaro (8,0), Fossato di Vico (10,7), Fratta Todina (7,5), Lisciano Niccone, Monte Castello di Vibio (19,5), Monte Santa Maria Tiberina (11,5), Monteleone di Spoleto, Nocera Umbra (12,8), Norcia (11,8), Paciano, Pietralunga (14,5), Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino (10,3), Sellano, Sigillo (5,6), Valfabbrica (29,0), Vallo di Nera, Valtopina (19,2), Alviano (12,8), Attigliano (7,0), Calvi dell’Umbria (7,5), Castel Giorgio (14,0), Castel Viscardo (10,1), Fabro (9,2), Ferentillo (16,0), Ficulle (6,6), Giove (5,8), Guarea (20,3), Lugnano in Teverina (13,0), Montefranco (6,5), Montegabbione (3,8), Monteleone d’Orvieto (5,9), Otricoli (16,8), Penna in Teverina (4,4), Polino.

 

 

 

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