Il piano di Renato Sellani apre Umbria Jazz 2014

di Paolo Occhiuto (ANSA) - PERUGIA - Sono del pianoforte di Renato Sellani le prime note di Umbria Jazz 2014 cominciata oggi a Perugia.
Una specie di rito che si ripete da anni: il pianista di Senigallia, classe 1926, ha suonato all'ora di pranzo nel suo piccolo regno che si chiama La Bottega del vino. Una cinquantina di persone, molte delle quali clienti fissi, vengono ogni giorno per lui ed il vecchio signore del jazz italiano non li delude.
Con il fido Massimo Moriconi (34 anni di collaborazione) al contrabbasso estrae dalla tastiera del pianoforte verticale del locale, uno strumento sul quale uno come Keith Jarrett nemmeno proverebbe, un jazz d'altri tempi, o forse senza eta' fatto soprattutto di standard, di temi di Duke Ellington e George Gershwin, di richiami ai "radio days", per usare il titolo di un suo disco con Enrico Rava. E anche, talvolta, di belle canzoni
italiane, perche' Sellani oltre a suonare jazz nella sua lunga carriera ha frequentato il microcosmo della canzone popolare (un nome per tutti, Mina) portandovi la sensibilita' e la fantasia del jazzman.
Alla bella eta' di ottantotto anni, puo' essere considerato un filo conduttore imprescindibile per chi volesse ripercorrere le vicende del jazz tricolore. Uno che ha cominciato la carriera quando c'erano i 78 giri ed apre un festival come Umbria Jazz oggi che la musica e' diventata liquida e si ascolta in file ad alta definizione.
Eppure il vecchio senatore (ad Umbria Jazz quest'anno gli fa bella compagnia Franco Cerri, 88 anni pure lui) conserva una invidiabile freschezza che si traduce in una musicalita' istintiva, senza contare che puo' attingere ad una esperienza sconfinata. Aver suonato con Lee Konitz, Chet Baker, Gerry Mulligan e perfino Billie Holiday non e' qualcosa che non lasci traccia.
Sellani suona con garbo, privilegiando i contenuti della musica e la semplicita' che parla direttamente al cuore di chi lo ascolta. Il clima e' quello raccolto del jazz club, orario a parte, ma forse somiglia di piu' al salotto di casa. Ed al pubblico di "amici" Sellani rivolge il saluto e l'augurio di una buona estate, e per essere in tema comincia con Summertime. Ed alle signore rivolge un omaggio con Donna, antica canzone di
Gorni Kramer. Altro omaggio, a Michel Legrand, per ricordare che anche il cinema (ed il teatro ) fa parte della storia e degli amori artistici di Renato Sellani. Un'ora di ottimo jazz in assoluto relax, altro che "pausa pranzo".

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