PERUGIA - Emily è  un  labrador di sei mesi, ed  il primo cane  di proprietà di un paziente ricoverato ad entrare nello Ospedale di  Perugia per una  esigenza terapeutica. E’ stata  la direzione sanitaria  del S. Maria della Misericordia ad accordare  il permesso che il piccolo animale potesse fare compagnia a Vittoria - nome  di fantasia-, una ragazza di 16 anni, ricoverata da alcuni giorni  nella struttura di Medicina Interna e Scienze Endocrine e Metaboliche per disturbi del  comportamento  alimentare.

 “ La paziente fin dal suo arrivo nella nostra struttura  ha espresso il desiderio di poter avere per qualche ora al giorno il cane preferito, dei tre che ha a casa –dice il dottor Simone Pampanelli all’ufficcio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia-.  L’obbiettivo che occorre individuare  per  questi pazienti , è quello di distogliere la loro attenzione dal cibo ed  impegnare  così il tempo in attività che abbassano il  disagio e  valorizzano sentimenti di serenità e gioia. Vittoria ha tratto sicuro  giovamento dalla presenza del suo animale nella sua stanza di degenza. Il suo  percorso assistenziale  sarà lungo, dovrà rimanere  ricoverata per diverse  settimane per  poi proseguire un trattamento psicoterapeutico  che potrà  durare anche alcuni anni, ma la sua condizione attuale ci autorizzano ad essere fiduciosi  per il suo futuro ”.

Vittoria  questa mattina martedì  3 Novembre  si è fatta trovare pronta all’appuntamento con il suo labrador; una accoglienza con  viso sorridente, accompagnato da  un filo di trucco e una gioia palpabile. “Emily   mi infonde tanta  serenità – le sue prime parole -,  sentivo la sua mancanza, il desiderio di  accarezzare;   per me lei è  molto importante, mi aiuta a stare meglio… voglio farcela anche per lei  perché  l’affetto che ho per lei è ricambiato”.

Vittoria risiede in Umbria e frequenta il terzo anno di  scuola superiore; è la prima volta che viene ricoverata nella struttura diretta dal Prof. Geremia Bolli , che riserva due posti letto per patologie legate a disturbi alimentari in fase acuta. La stanza di Vittoria è colma di pelouches di ogni dimensione, ma l’attenzione di Vittoria e dei suoi familiari, la mamma e la zia, è rivolta ad Emily .“ E’ bello vedere  mia figlia  che riesce a ricevere  giovamento dalla compagnia del  suo cane. I medici hanno capito questa esigenza e li ringrazio”. La scienza ha definitivamente accertato l’importanza della relazione cane-paziente e nella struttura di Oncoematologia Pediatrica del S. Maria della Misericordia da tempo alcuni volontari per  molte  ore della settimana  svolgono una intensa attività ludica tra  animali e piccoli pazienti.

“Non solo Pet-terapy  –sostiene il direttore sanitario Dott.ssa Manuela Pioppo-, a breve estenderemo questo percorso di umanizzazione anche nella struttura di Oncologia medica, individuando uno  apposito spazio. Verranno valutate di caso in caso le richieste avanzate dai medici che dovranno evidenziare una  utilità terapeutica”.

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