"Troppo spesso l'opposizione confonde la possibilità di esercitare un diritto con il dovere di farlo - spiega Tommaso Bori, presidente della Commissione Testamento Biologico - L'atto del Consiglio Comunale di oggi offre sia un servizio al cittadino, sia al sistema sanitario che potrà avere l'interpretazione non equivoca della volontà non equivoca della persona. Chi vorrà usufruire di questa nuova opzione potrà finalmente farlo, ma è una scelta personale e volontaria, nessuno è obbligato a farlo, quindi per i contrari da domani non cambierà assolutamente nulla."

La delibera di consiglio prevede due tempi per l'attuazione del Registro delle Dichiarazioni per la Libertà di Cura, in prima battuta è istituito un registro pubblico senza costi aggiuntivi per l'amministrazione comunale in cui il cittadino potrà dichiarare dove si trovano le sue dichiarazioni anticipate di trattamento, contemporaneamente si da mandato agli uffici di predisporre tutti gli atti necessari e a dotarsi di tutti gli strumenti utili per poter depositare le proprie dichiarazioni presso il Comune di Perugia. A breve tutte le informazioni utili e il modello per le dichiarazioni saranno disponibili sul portale dell'amministrazione.

"Colgo l'occasione del voto di oggi e della conclusione di questo lungo percorso - aggiunge Bori - per ringraziare gli esperti e i consiglieri che hanno prestato volontariato civile in commissione, impegnando il loro tempo e i loro sforzi per consentire agli altri cittadini di poter fruire del loro diritto costituzionale a rinunciare o affermare le loro volontà inviolabile sulla cura e sulle terapie."
 

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