di Elio Clero Bertoldi

PERUGIA - L'Alvini che non ti aspetti viene fuori da una domanda extracalcistica. E così si scopre che gli piace leggere (ed uno uomo che legge ne vale due, recita il proverbio), si appassione sulle biografie e divora i libri di psicologia, in particolare quelli che trattano di "psicologia dei gruppi". "Perché - rimarca - avere a che fare con un bel numero di giocatori, con uno staff di otto persone, con dirigenti, direttori e quant'altro, significa doversi tenere Informati ed approfondire anche certe dinamiche..."
E non é il solo dello staff, Alvini, a coltivare la passione dei libri: c'é anche il suo secondo, Renato Montagnolo, 30 anni, laureato con una tesi specialistica in storia moderna (sul romanzo storico e l'identità italiana nel Risorgimento). 
Per tenere desta l'attenzione degli osservatori, il tecnico toscano non svela come risolverà il problema dell'assenza di Cristian Kouan, elemento fondamentale nello scacchiere della squadra di quest'anno.
"É un rovello - chiarisce - che risolverò stanotte... L'assenza di Cristian mi ha portato a riflessioni molto profonde... Potrei utilizzare Gyabuaa, oppure Santoro o ancora Sounas, giocatore straordinario. Oppure optare per una soluzione tattica tipo quella del secondo tempo col Pordenone... Vedremo".
Massimiliano Alvini entra per la terza volta (dopo le gare col Cesena e col Sudtirol) al Remato Curi e lo fa in un incontro molto sentito dalle rispettive tifoserie che si affrontavano già negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta per stabilire chi fosse "la regina delle provinciali".
"Considero l'Ascoli una squadra forte. Annovera giocatori di livello. E lo dico con cognizione di causa. Nel girone dell'ultimo torneo ha tenuto un passo da play off, davvero straordinario, e si é salvata con pieno merito. Tuttavia quello che conta non é quanto siano forti gli altri, ma quello che vogliamo, quello che possiamo fare noi in campo".
"Nessuna idea tattica garantisce la vittoria - incalza l'allenatore approfondendo il ragionamento - Resta fondamentale l'atteggiamento. Contro il Pordenone i miei giocatori hanno saputo interpretare la gara con l'atteggiamento dovuto, giusto. Ed il primo ad avere chiare in testa le idee devo essere io: solo così riuscirò a farle recepire bene ai calciatori".
Gli allenamenti a porte aperte di lvini e dei biancorossi sono tornati ad essere molto seguiti dai supporter. Che assistono con attenzione e partecipazione al lavoro intenso di Slbii e del suo staff che danno indicazioni e consigli, ordini e suggerimenti , elogi e richiami al gruppo ed ai sigoli elementi. Talvolta anche con battute cariche di simpatica ironia.
"Ogni calciatore é al centro del mio lavoro sotto ogni profilo.", assicura.
In più tiene in considerazione anche i tifosi. Che ha visto in lunghe file in attesa davanti ai botteghini. 
"Sì, tengo in considerazione anche la storia e le passioni dei fan. Alcuni mi hanno fermato per ricordare gli scontri epici del passato... Io ed i giocatori scenderemo in campo pronti a dare tutto anche per regalare ai nostri tifosi una gara importante. Il calcio sta vivendo, per via del Covid e non solo, momenti particolarmente difficili. Dobbiamo cercare, tutti insieme, di non ucciderlo."

Probabile formazione

PERUGIA (3-4-1-2): 22 Chichizola; 2 Rosi 5 Angella 15 Dell’Orco; 23 Falzerano, 8 Burrai, 19 Vanbaleghem, 44 Lisi; 25 Santoro; 7 Carretta 11 Murano. All.: Alvini. A disp.: 1 Fulignati, 12 Moro, 24 Angori, 3 Righetti, 4 Gyabuaa, 17 Manneh, 13 Sounas, 20 Bianchimano, 30 Ferrarini, 39 Sgarbi.

Indisponibili: Curado, De Luca (inf), Melchiorri, Vano, Di Noia (scelta tecnica).
Squalificato: Kouan.
ARBITRO: Valeri di Roma2
Guardalinee: Pagnotta e Gualtiero.
Quarto uomo: Feliciani.
Var: Sozza. Avar: Tolfo.
Orario: sabato 28 ore 20.30.

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