ASSISI - ''La piu' viva gratitudine al Santo Padre per aver deciso di tornare ancora nella Citta' serafica il prossimo ottobre, nel venticinquesimo anniversario della Giornata mondiale di preghiera per la pace voluta nel 1986 da Giovanni Paolo II'' e' stata espressa da mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi. ''La commemorazione dell'evento assisano del 1986 con la presenza stessa ad Assisi del successore di Pietro costituira' - secondo il vescovo - un'altra grande occasione per rilanciare l'impegno di tutti i credenti del mondo per la costruzione della pace''. ''Questa decisione, tanto attesa - afferma il vescovo in una nota - invocata congiuntamente in una petizione al Santo Padre dal vescovo stesso e dai ministri generali delle diverse famiglie francescane, viene a sottolineare per Assisi il carisma di Citta' di pace che la vita di Francesco le ha impresso e che ne fa un luogo privilegiato per imparare lo Spirito della pace, nella preghiera, nell'umilta', nella fraternita'''. ''Da quando, venticinque anni fa, Giovanni Paolo II convoco' in questa citta' i leader delle varie religioni, Assisi e' diventata una 'icona' della pace. Si parla in questo senso - spiega mons. Sorrentino - di 'Spirito di Assisi'''. ''Nella lettera a suo tempo inviata al vescovo di Assisi in occasione del ventesimo dell'evento, Benedetto XVI - prosegue mons. Sorrentino - spiego' il senso di tale icona, distinguendolo da ogni concezione di tipo relativistico e sincretistico, e illustrandone il significato profetico. Nel messaggio per la Giornata mondiale della pace ne ha fatto ancora menzione, all'interno della problematica di grande attualita' della liberta' religiosa come via per la pace. Il contesto odierno, che vede ancora tante limitazioni a questa liberta' e, in varie parti del mondo, vede scorrere tanto sangue dei discepoli di Cristo, rende urgente questa riflessione''.

La comunita' francescana - ha riferito invece il direttore della Sala stampa, padre Enzo Fortunato - ha accolto l'annuncio suonando a lungo le campane. In un comunicato, intanto, il custode del Sacro convento, padre Giuseppe Piemontese, esprime al Papa ''gratitudine e gioia grande per l'annuncio odierno''. ''Si potrebbe dire - prosegue padre Piemontese - che noi avevamo sperato questo ritorno per ridare slancio alla modalita' fondamentale per promuovere la pace, cioe' la preghiera di cristiani e di uomini di fede appartenenti a tutte le religioni del mondo. La recrudescenza delle persecuzioni, in particolare verso i cristiani, rende ancora piu' urgente la preghiera comune e la responsabilita' di ciascuno''. ''Si puo' dire - prosegue il custode del Sacro convento - che San Francesco in ogni istante della sua vita ha vissuto, predicato e promosso la pace. Il Santo di Assisi sosterra' gli uomini di buona volonta' ancora una volta a ispirare pensieri e azioni di pace''. ''Santita' - conclude padre Piemontese - i francescani aspettano Lei e i leader religiosi del mondo con impazienza alla tomba di San Francesco''.

''La visita del Papa ad Assisi nel prossimo mese di ottobre e' sicuramente un evento di portata internazionale del 2011 che spinge sempre di piu' le istituzioni a difendere e preservare i valori e ideali di unita' nazionale, della famiglia e credo religioso''. E' quanto ha affermato dal presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, in riferimento alla notizia della visita di Benedetto XVI ad Assisi nel 25/o anniversario del primo incontro interreligioso per la pace indetto da papa Wojtyla. Guasticchi - riferisce una nota della Provincia - si unisce alle dichiarazioni di gratitudine e gioia per la visita del Santo Padre, espresse dal custode del Sacro convento di Assisi, padre Giuseppe Piemontese e ricorda come la ''Provincia di Perugia da tempo e' in prima linea, attraverso manifestazioni di carattere internazionale, progetti ed iniziative territoriali, per contribuire a costruire nuove prospettive per le giovani generazioni, facendo sinergia con le istituzioni scolastiche e religiose''.

 

Condividi