di Fabrizio Salvatori

Salta l'esenzione dei ticket per le prestazioni di diagnostica strumentale e di altre prestazioni specialistiche in favore dei disoccupati e dei familiari a carico. Lo prevede il ddl lavoro, all'esame del Senato. Secondo la relazione la misura è legata all'estensione "della platea dei beneficiari dei trattamenti di sostegno al reddito".
Il comma 1 dell'articolo 64 del ddl lavoro sopprime l'esenzione dai cosiddetti ticket in materia sanitaria in favore dei disoccupati e dei loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro (incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico).

La partecipazione alla spesa sanitaria riguarda il pagamento delle prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e delle altre prestazioni specialistiche, comprese le prestazioni di fisiokinesiterapia e le cure termali. Nonostante le misure del ddl apparentemente sembrino far pensare alla cancellazione dell'esenzione dei ticket anche per i medicinali, le nuove norme, anche secondo quanto sottolineato dal servizio Studi del Senato, non riguardano questi ultimi, in quanto essi sono eventualmente introdotti e disciplinati dalle singole regioni.

“Un'inaccettabile quanto incomprensibile ingiustizia, un accanimento che ha dell'incredibile contro le persone più deboli che ci aspettiamo il Parlamento abolisca immediatamente”, è il commento a caldo del segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica.
Per il segretario del Prc Paolo Ferrero, il governo tecnico "si accanisce contro i più deboli: invece di sostenere il numero impressionante di disoccupati con un reddito sociale, gli toglie pure l’esenzione dei ticket. È uno scandalo: Monti è il contrario di Robin Hood, altro che SuperMario, è lo stereotipo di chi ruba ai poveri per dare ai ricchi".

Fonte: controlacrisi.org

Condividi