PADOVA - “Costruiamo le città dei diritti umani” è questo il titolo del seminario Nazionale che si è tenuto a Padova organizzato dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani, dal Centro Diritti Umani dell’Università di Padova e dal comune di Padova. A partecipare all’evento sono stati Flavio Lotti Direttore del coordinamento nazionale enti locali per la pace, Stefano Feligioni assessore Provincia di Perugia con delega alla pace, il Sindaco Padova Flavio Zanonato, Marco Mascia docente per i diritti umani dell’Università di Padova. “Perugia recentemente – ha affermato nel suo intervento Feligioni - è stata investita da fatti di sangue drammatici che hanno portato un notevole abbassamento della percezione della sicurezza nei cittadini.

Le istituzione devono garantire la sicurezza che è il bene più prezioso, base di fondamento dei diritti umani e del vivere civile. La città di Perugia pure essendo investita da questi fatti di cronaca rimane una città bella, vivibile che offre servizi d’eccellenza. L’Università di Perugia è inserita nella bellissima acropoli etrusca della città di Perugia e mantiene con l’università Italiana e quella per Stranieri un livello altissimo di accoglienza per gli studenti provenienti da tutta Italia e dal mondo. La Provincia di Perugia con la Giunta che rappresento, ha scelto di puntare sulla sicurezza aumentando l’organico della Polizia Provinciale da 50 a 130 unità tramite mobilità interna. Questo ha permesso l’utilizzazione di pattuglie, che agiscono in collaborazione con le altre forze dell’ordine, nel centro storico e davanti alle scuole. Un servizio molto apprezzato dai cittadini che, come dicevo, aumenta la percezione di sicurezza dei cittadini indispensabile per lo svolgimento del vivere civile”. “Questo seminario – afferma Lotti - è il primo di un percorso che vogliamo sviluppare insieme al centro per i diritti umani dell’università di Padova.

Voglio partire ricordando il gesto estremo del lavoratore che si è dato fuoco. Questo ragazzo si è dato fuoco davanti alla sede del comune di Verona, non è un caso perché il comune è la prima istituzione alla quale ci si rivolge. La politica nazionale vuole marginalizzare queste istituzioni che sono le più prossime al cittadino. Gli amministratori locali spesso sono costretti a implorare udienza presso le istituzioni Nazionali. Si sta diffondendo l’idea di compressioni di queste istituzioni e di un neocentrismo statalista” la vicenda delle Province attaccate nella loro autonomia con un decreto legge ne è l’emblema. Durante il dibattito è stata ricordata la figura di Giorgio La Pira, sindaco di Firenze che a suo tempo parlava di “Città della Pace”, pur facendo i conti con le problematiche della sua città. Le prime due cosa che chiedeva di riconoscere erano il diritto alla casa e al lavoro”. Flavio “I comuni e le città sono una forma – ha detto Zanonato - di autogoverno dei cittadini, che si occupa di trasporto, urbanistica distribuisce acqua gas raccoglie rifiuti ecc. se si riducono le risorse alla città si riducono i diritti dei cittadini specialmente di quelli più disagiati.

 

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