PERUGIA - C’è chi si è specializzato nell’allevamento di bufale in Umbria e chi vende il proprio maiale su prenotazione consentendone “l’adozione”, chi produce ortaggi biologici utilizzando nella conduzione di azienda metodi tecnologici e sostenibili a bassissimo impatto ambientale, chi si sta affermando con legumi e cerali riportati in auge, come cicerchia e farro. Sono i vincitori degli Oscar Green 2011, gli Oscar dell’agricoltura umbra che sono stati consegnati oggi a Perugia, presso la Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori, nel corso di un’iniziativa promossa da Giovani Impresa Coldiretti Umbria.

Tra le circa 40 aziende in lizza in Umbria, questi gli imprenditori che si sono aggiudicati gli Oscar regionali del concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa, per dare un giusto riconoscimento alle giovani imprese agricole italiane che hanno iniziato un percorso di innovazione, ricerca e diversificazione.

I PROTAGONISTI E LE LORO SPECIALITA'

Per “Campagna Amica” il vincitore è Gianluca Paolo della “Fattoria Montelupo” di Città di Castello, che ha impiantato nella nostra regione una struttura zootecnica che ospita 120 bufale, unica nel panorama umbro. L’impresa fa perno su un laboratorio per la trasformazione del latte di bufala in mozzarella e formaggi, che arrivano ai consumatori anche attraverso la vendita diretta nei Mercati di Campagna Amica, ma sta lavorando anche sul nuovo progetto di una macelleria aziendale. L’azienda rappresenterà l’Umbria alla finale nazionale in programma a Roma.

L’azienda agricola “L’Ape Sibilla” di Norcia di Giuseppe Fausti, ha conquistato la categoria “Stile e cultura d’impresa”, grazie all’allevamento di suini allo stato brado a impatto ambientale pari a zero, che generano carni di altissima qualità; tra le iniziative dell’azienda, l’adozione, tramite prenotazione e scelta da parte del consumatore del maiale preferito, che potrà anche essere visitato in azienda per controllarne benessere e alimentazione (di cui l’impresa fornisce opportuna documentazione). Per la categoria “Sostieni lo sviluppo”, la vincitrice è Maria Chiara Flugy Papè dell’azienda “Etic Italia” di Guardea (Tr), che produce tra l’altro, ortaggi biologici, con la vendita concentrata prevalentemente sulla Fava Cottora dell’Amerino, presidio Slow Food, e che ha realizzato nella propria impresa, sistemi tecnologici a impatto zero, come il pozzo che utilizza l’energia solare così come gli impianti di illuminazione.

Per la categoria “Esportare il territorio” a vincere l’oscar è stata Rosalba Cappelletti dell’Azienda Agricola “La Valletta” di Colfiorito, specializzata nella produzione e commercializzazione di legumi, cereali e zafferano. Tra le idee vincenti dell’azienda, che si sta affermando a livello nazionale e internazionale anche attraverso la vendita di legumi e cerali riportati in auge, come cicerchia e farro, quella di aver creato da oltre 20 anni, un sistema di pulizia e selezione dei legumi.

Federico Leonardi di Narni con l’omonima azienda agricola, è il vincitore della categoria “In-generation”: conduce un’impresa giovanissima ma già affermata, che oltre all’olio extravergine di oliva Dop Umbria, concentra la propria produzione sull’ortofrutta, nonostante sia collocata in un territorio poco “vocato” per questo comparto.

Infine per “Oltre la Filiera”, l’oscar è andato ad Andrea Masci della Cooperativa S. Nicolò di Montecastrilli (Tr), un’importante realtà zootecnica che rifornisce la grande distribuzione con carni chianine certificate locali e che ha dato vita ad una della prime esperienze di vendita diretta organizzata realizzata da una cooperativa agricola sul territorio della provincia di Terni.

“L’Oscar Green premia le imprese che si sono distinte per capacità di innovare e di raccogliere le sfide di un mercato sempre più globale e competitivo - ha spiegato il segretario nazionale di Coldiretti Giovani Impresa Carmelo Troccoli, intervenuto all’iniziativa umbra - contribuendo ogni giorno a costruire una filiera agricola tutta italiana".

 

 

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