TERNI - E' stato arrestato nei pressi del casello autostradale di Rimini dalla guardia di finanza di Terni, L.B., 53 anni, noto notaio residente nella Repubblica di San Marino, colpito da un ordine di custodia cautelare emesso dal gip di Milano per concorso in bancarotta fraudolenta.

Il provvedimento restrittivo era stato chiesto dalla Procura della Repubblica di Milano a seguito di indagini effettuate dalle fiamme gialle di Terni sul fallimento, avvenuto nel 2005, della 'Il Punto S.p.a.', societa' del settore della telefonia ed elettrodomestici, operante in Umbria ma con sede legale a Milano.

Nell'ambito dell'indagine era gia' stato arrestato, nel dicembre 2008, l'imprenditore ternano Marco Moroni, a capo della societa'. Gli accertamenti della guardia di finanza si erano poi estesi e avevano permesso di accertare che lo stato di dissesto del gruppo aveva una consistenza superiore ai 5 milioni di euro. Sono state quindi individuate una serie di operazioni intrattenute dalle societa' del gruppo Moroni con una finanziaria della Repubblica di San Marino, facente capo a L.B., noto notaio Sanmarinese.

Secondo la ricostruzione fornita dalle fiamme gialle alcune somme venivano spostate dalle societa' di Moroni e collocate in una societa' di comodo costituita a San Marino e facente capo sempre a Moroni. Da qui tali somme, tramite assegni, affluivano alla finanziaria sanmarinese che effettuava operazioni di sconto per un valore pari ai titoli scontati, decurtato di un 20 per cento rappresentante la remunerazione per L.B..

Gli importi scontati, secondo gli investigatori, tornavano poi sui conti bancari sanmarinesi della societa' di comodo e fuoriuscivano in contanti per Moroni, che li utilizzava per altri scopi, avendo cosi' realizzato l'obiettivo di rientrare illecitamente in possesso dei soldi sottratti all'attivo fallimentare.

Le operazioni di sconto effettuate dalla finanziaria secondo le fiamme gialle ammontano a oltre 2 milioni di euro.
 

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