"Francamente siamo stanchi, si legge in un comunicato stampa del Movimento 5 Stelle di Perugia, di essere presi in giro di essere insultati e derisi da questa casta di amministratori pubblici. Stiamo parlando di rifiuti ma l'indignazione e la rabbia valgono anche per tutto il resto, dai trasporti pubblici alla scuola. Ci sono esperti che dovranno cavare sangue dalle rape, trasformare latta in platino e far svanire nel nulla montagne di rifiuti, ma tutto ciò è solo una presa in giro, l'Italia è l'unico paese al mondo che paga, con decine di miliardi di soldi pubblici fior di imprenditori per inquinare e avvelenare il cibo che mangiamo e l'acqua che beviamo. Ci diranno che è tutto "sotto controllo", lo avranno sicuramente detto anche agli abitanti di decine e decine di paesi e città devastati dall'inquinamento, "tutto sotto controllo abbiamo fatto i rilievi". Noi non siamo ignoranti, purtroppo per loro abbiamo studiato. Condividiamo le nostre conoscenze e applichiamo principi scientifici, per questo non ci zittiamo. Incenerire è dannoso per tutto e per tutti, bruciare è dannoso per tutto e per tutti".

 

"Un amministratore pubblico non può danneggiare la collettività, continua il comunicato, sperperare quattrini e compromettere irreparabilmente l'ambiente e di conseguenza la nostra salute. Questo scempio deve finire. Casi come quello ternano ci insegnano che gli inceneritori causano inquinamento, malattie e morti! Autorevoli associazioni mediche continuano a ricordare che questi impianti sono malsani. Nel caso sia confermata la costruzione di un inceneritore, o qualsiasi altro sinonimo, noi tutti riterremo responsabili i Consiglieri Comunali, Provinciali e Regionali, che si saranno espressi favorevolmente per la costruzione di questi impianti, delle future malattie contratte dai Cittadini causate dalle emissioni estremamente nocive di queste installazioni".

 

"Se è vero, conclude il comunicato del Movimento 5 Stelle, che ci sono degli esperti che decideranno cosa costruire e dove, vogliamo saperlo, vogliamo un confronto con i nostri esperti, un confronto su basi scientifiche, in un luogo pubblico, attivando la massima partecipazione nella Cittadinanza. Vedremo cosa realmente desiderano gli abitanti di queste terre per il proprio futuro. Le scelte delle amministrazioni si basano su un Piano Regionale di Gestione Rifiuti con presupposti e valutazioni errati, siamo ancora in tempo, possiamo evitare una ulteriore ipoteca su un futuro già gravemente compromesso.

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