di Elio Clero Bertoldi

PERUGIA - Questo è un particolare de “Il sonno" opera del 1864 di Gustave Courbet (1819-1877), che ritrae due donne, una della quali è l'irlandese Joanna Jo Hiffernan (1843-1903), con la quale in quell'anno il pittore francese intrattenne una relazione. 
Jo aveva conosciuto l'artista francese pochi mesi prima, a Londra dove viveva, mentre posava per il suo convivente James, per la tela "Sinfonia in bianco nr.2". 
Il compagno di Jo, lo statunitense James Abbott MacNeil Whistler, aveva intrapreso un viaggio in Cile (per sostenere il popolo cileno nella lotta per l'Indipendenza contro la Spagna) e rimase a Valparaiso per sette mesi. Lei, in quel periodo, andò a Parigi e posò per Courbet. Galeotta fu la tela...  
Whistler e la modella, durante il loro legame sentimentale, durato dal 1860 fino al 1866 (dunque pure dopo la scappatella di Jo), frequentavano anche il pittore Dante Gabriel Rossetti e parteciparono a Chelsea, a cominciare dal 1863, alle sedute spiritiche che quest'ultimo, appassionato di magia, organizzava nella sua casa. 
Secondo alcuni storici dell'arte la rottura tra Jo e James - che comunque rimasero sempre in buoni rapporti - si verificò quando Whistler ebbe il sospetto (o la certezza), che la bella irlandese, mai piaciuta alla famiglia dell'artista statunitense che considerava le modelle poco più che prostitute, aveva posato per Courbet anche per lo scandaloso - per l’epoca -  "L'origine del mondo".

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