Moda/Luca Caprai: per il marchio Cruciani i fondi fanno la fila, ma non vendiamo

MILANO - ''Riceviamo offerte tutte le settimane, ma quanto siano vere non lo so, e noi non le guardiamo''. Cosi' Luca Caprai, fondatore del marchio Cruciani e Cruciani C, rinomato per i suoi braccialetti in macrame', durante un incontro con la stampa estera di Milano.
''Spesso ci sono fondi che fanno offerte perche' tanto non costa nulla, ma noi non abbiamo tempo da perdere'', ha aggiunto Caprai, che per il momento esclude anche lo sbarco in Borsa.
''Oggi non c'e' nessun progetto di quotazione perche' siamo troppo piccoli e non siamo all'altezza della Borsa'', ha spiegato il patron della maison umbra, aggiungendo che ''forse fra tre anni possiamo studiare'' questa possibilita', ma ora ''sarebbe una perdita di tempo''.
L'azienda, che produce tutto a Foligno, punta piuttosto a ''diventare piu' grande'' con l'obiettivo di raggiungere un fatturato di 200 milioni di euro nel 2017, contro i 41,9 milioni del 2013, oltre al nuovo piano di sviluppo retail. La produzione rimarra' sempre in Italia, a Foligno, ha assicurato Caprai ricordando che oggi Cruciani C produce ''un milione di braccialetti al mese''. Ultima novita', e' una produzione limitata per i mondiali di calcio in Brasile.
Sollecitato a commentare l'affermazione del presidente della Fiat sui giovani che ''non hanno ambizione'', cui e' seguita la replica di Diego Della Valle, Caprai ha risposto: ''questo battibecco tra John Elkann e il patron della Tod's non lo trovo utile per l'Italia. Non aggiungo altro perche' sono aziende molto piu' grandi di noi''. Ma, secondo il numero uno della maison umbra, ''i giovani in tutto il mondo hanno voglia di fare''

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