di Simone Pieranni

Un Boeing della Malay­sia Air­li­nes, par­tito da Amster­dam e desti­nato ad arri­vare a Kuala Lum­pur, è stato abbat­tuto sul con­fine tra Rus­sia e Ucraina. Tra le uni­che cer­tezze, nel momento in cui scri­viamo, c’è la morte di tutti i pas­seg­geri e il per­so­nale a bordo, 295 persone.

Sulle cause e le respon­sa­bi­lità dell’abbattimento è in corso uno scon­tro feroce tra Kiev, Mosca e i ribelli filo­russi. Stando alle prime rico­stru­zioni il veli­volo viag­giava nei pressi di Torez, vicino al con­fine russo dell’Ucraina, quando è stato cen­trato da un mis­sile. La prima domanda è stata la seguente: chi tra Kiev e i ribelli ha que­sta tecnologia?

La rispo­sta è: entrambi. Sia l’esercito ucraino, sia i ribelli filo­russi, avreb­bero in dota­zione la piat­ta­forma lan­cia­mis­sili Buk, capace di cen­trare anche un volo di linea, che tiene rotte al di sopra dei 10mila metri. Secondo una fonte esperta di arma­menti, con­sul­tata dal mani­fe­sto, le prime foto del relitto potreb­bero con­fer­mare l’ipotesi che a far cadere l’aereo possa essere stato un missile.

Il sistema Buk per­met­te­rebbe di deci­dere da terra il ber­sa­glio e se uti­liz­zato da per­sone suf­fi­cien­te­mente adde­strate è in grado di abbat­tere anche veli­voli com­mer­ciali. Kiev ha accu­sato fin da subito i ribelli dell’est ucraino dell’abbattimento. Da mesi in Ucraina è in corso una vera e pro­pria guerra, a seguito di quello che Mosca con­si­dera il colpo di Stato di Maj­dan, quando venne cac­ciato l’ex pre­si­dente Yanu­ko­vich, le cui con­se­guenze furono l’annessione della Cri­mea alla Fede­ra­zione russa e l’inizio del con­flitto con i sepa­ra­ti­sti dell’est del paese che non si sono mai rico­no­sciuti nel nuovo governo di Kiev. Per quanto riguarda il Boeing caduto, Mosca ha spe­ci­fi­cato di non essere coin­volta in alcun modo (nell’immediato è stata accu­sata di avere for­nito i ribelli con il Buk), men­tre i filo­russi hanno accu­sato Kiev. Le domande, attual­mente senza rispo­sta, sono tante.

La prima è se può essere stato dav­vero un errore cla­mo­roso com­messo dai filo­russi, che nei giorni scorsi ave­vano già abbat­tuto un jet ucraino (Kiev ha accu­sato di que­sto evento Mosca, che ha sde­gno­sa­mente negato la pro­pria respon­sa­bi­lità). In più, poco prima della noti­zia dell’abbattimento del Boeing malese, uno dei gene­rali delle mili­zie sepa­ra­ti­ste avrebbe annun­ciato sul pro­prio pro­filo Face­book di avere col­pito un jet cargo ucraino. Ad ora di uffi­ciale non c’è nulla.

A giu­gno Kiev aveva denun­ciato il furto di un Buk, una tec­no­lo­gia creata dai russi, ad opera dei "sepa­ra­ti­sti". Non a caso ieri sera Poro­shenko, il pre­si­dente ucraino, ha accu­sato i ribelli di un "atto ter­ro­ri­stico". In rispo­sta, Ale­xan­dre Boro­dai, l’autoproclamato pre­mier della Repub­blica Popo­lare di Done­tsk, ha invece accu­sato Kiev dell’abbattimento. A bordo dell’aereo pare ci fos­sero 23 ame­ri­cani, men­tre la Far­ne­sina ha atti­vato l’unità di crisi per capire se a bordo ci fos­sero anche ita­liani. E men­tre Air France e Luf­thansa hanno sospeso i voli sull’Ucraina, la Malay­sia Air­li­nes ha comu­ni­cato di aver perso i con­tatti con il volo Mh17 alle 14:15 (le 16:15 in Ita­lia) a circa 50 chi­lo­me­tri dal con­fine tra Rus­sia e Ucraina.

Il Boeing 777 era decol­lato da Amster­dam poco dopo la mez­za­notte ed era diretto a Kuala Lum­pur. A ren­dere ancora più bef­fardo que­sto tra­gico evento, il fatto che nel marzo scorso un altro volo della com­pa­gnia malese era scom­parso; allora il veli­volo Mh370 aveva fatto per­dere le pro­prie tracce, finendo miste­rio­sa­mente nel nulla, dato che a distanza di mesi i resti dell’aereo non sono ancora stati tro­vati. Anche all’epoca, tra le varie ipo­tesi si era par­lato di un pos­si­bile abbat­ti­mento, ma tutto è rima­sto nell’alveo delle «pos­si­bi­lità». In que­sto caso i resti del Boeing ci sono, così come sem­bre­rebbe con­fer­mato da fonti sia russe, sia ucraine, l’abbattimento.

Unica voce fuori dal coro quella malese del mini­stro della Difesa, secondo il quale — come ha scritto su Twit­ter — non ci sareb­bero con­ferme "che il Boeing 777 della Malay­sian Air­li­nes sia stato abbat­tuto in Ucraina". Restano da capire i respon­sa­bili e le ragioni. Potrebbe anche trat­tarsi di un errore, per quanto il sistema mis­si­li­stico Buk pre­veda la pos­si­bi­lità di deci­dere cosa e quando col­pire, da terra.

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