di Nicola Bossi

PERUGIA - "La notte tra l'1 e il 2 novembre non c'erano discoteche aperte": lo hanno ribadito quasi all'unisono i testimoni (alcuni Pr di discoteca e autisti di mezzi pubblici notturni) ascoltati questa mattina nel corso del processo della morte di Meredith Kercher. Dichiarazioni importanti che di fattoo vanno contro il racconto del "senza tetto" Curatolo che aveva ribadito di aver visto Amanda e Raffaele insieme la notte tra l'1 e il 2 novembre a pochi metri dalla casa di via della Pegola. Aveva anche messo nero su bianco un orario: intorno alle 23,30. Orario preso a riferimento dalle prime navette che da Piazza Grimana partono per trasportare giovani studenti in discoteche del territorio. "Quella sera però non c'erano navette in programma, visto che gli eventi erano avvenuti 24 ore prima in occasione di Hallowen": così hanno ribadito organizzatori e autisti. Scricchiola quindi la dichiarazione del super-teste che fu l'unico a vedere i due giovani insieme a poche decine di minuti dall'omicidio. Intanto la Corte ha predisposto l'accompagnamento coatto per oggi di un testimone che non si era presentato all'appuntamento.

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