MARSCIANO - Il periodo di emergenza sanitaria legato alla pandemia in corso, ed in particolare i mesi di lockdown,  ha determinato, con il blocco dei cantieri, un impatto sulle attività operative per la ricostruzione post sisma 2009 a Spina. Un rallentamento che non ha invece interessato il lavoro dell’area Sisma e sicurezza del Comune di Marsciano, che anzi, proprio nei primi 6 mesi del 2020 ha intensificato gli sforzi amministrativi per dare compimento alle procedure di finanziamento delle opere in corso.  Proprio tra i mesi di maggio e giugno 2020 l’ufficio ha istruito e svolto oltre 15 procedimenti tra concessioni di proroghe, sospensioni lavori Covid-19, erogazione di contributi movimentando oltre 1.300.000 euro di finanziamenti.

“La grande mole di adempimenti svolti – spiega l’assessore Francesca Borzacchiello – in costante rapporto con gli uffici regionali e con i proprietari degli immobili oggetto di intervento, sta permettendo, in questi primi mesi dell’anno e nonostante il momentaneo blocco dei lavori a causa del coronavirus, di portare a compimento il complesso processo della ricostruzione, andando a recuperare anche dei ritardi che spesso per ragioni burocratiche si erano accumulati. In questo senso ringrazio il responsabile dell’Area Sisma e Sicurezza, Aurelio Spillatura, per il costante e impegnativo lavoro svolto insieme a tutto l’ufficio”.  

In questa fase è stata molto importante anche la recente disposizione della Giunta Regionale che ha permesso di dare ulteriore liquidità alle aziende operative nei cantieri, modificando le percentuali di erogazione dei contributi già concessi in base agli step di esecuzione dei lavori. “A questo aspetto positivo – sottolinea l’assessore Borzacchiello – si aggiunge poi l’impegno della Seconda commissione consiliare regionale nella stesura, in collaborazione con il Comune di Marsciano, di importanti e necessarie modifiche alla Legge regionale n°3/2013, che norma, appunto, le modalità di ricostruzione ed erogazione dei contributi. L’obiettivo è semplificare e velocizzare le procedure”.

Lo stato della ricostruzione pesante

Per quanto riguarda il Piano integrato di recupero (Pir) del castello di Spina, con la suddivisione dell’area in 4 Unità minime di intervento (Umi), sono completati i lavori delle Umi 2, 3 e 4 ed è in corso di liquidazione la parte finale dei contributi spettanti alle Umi 3 e 4, mentre erano già stati liquidati totalmente quelli relativi alla Umi 2. Per quanto riguarda invece la Umi 1, la conclusione dei lavori è prevista entro l’estate 2020. Ad oggi, all’interno del castello, sono 24 i nuclei abitativi dove altrettante famiglie hanno già fatto o possono fare ritorno e sono 7 gli immobili adibiti ad attività economica ritornati pienamente agibili. Dal punto di vista finanziario sono, ad oggi, poco meno di 8milioni di euro le concessioni contributive per il Pir di Spina, di cui 7.055.000 euro già erogati ai consorzi che si occupano dei lavori sulle 4 Umi.

Per quanto riguarda la restante parte della ricostruzione pesante le concessioni contributive ammontano a 24.294.000 euro di cui sono stati già erogati agli aventi diritto 23.300.000 euro. Al momento sono conclusi 87 interventi su edifici isolati, di cui:

59 edifici adibiti a prima abitazione di proprietari residenti che erano stati sgomberati totalmente;
12 edifici adibiti a prima abitazione di affittuari residenti che erano stati sgomberati totalmente;
16 edifici adibiti ad attività produttive agricole e non che erano stati sgomberati totalmente.

Sono in corso di ultimazione 13 interventi su altrettanti immobili che verranno presumibilmente ultimati entro l’anno, mentre gli interventi su ulteriori 2 edifici destinati ad attività produttive, oggetto di recente finanziamento, riceveranno entro l’anno l’autorizzazione per l’inizio lavori e la concessione contributiva.

 

 

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