PERUGIA - Il provvedimento previsto dal Governo di soppressione dei piccoli comuni con meno di 1.000 abitanti e il taglio ai trasferimenti economici a tutte le Amministrazioni Locali è profondamente ingiusto oltre ad essere inutile e dannoso.

Il Club de I Borghi Più Belli d’Italia che associa più di 200 comuni , circa 40 dei quali sotto i 1.000 abitanti con una media di 3.500 abitanti, intende far sentire la propria voce a difesa delle peculiarità, delle tradizioni e della cultura che nei secoli ha caratterizzato le comunità locali che si identificano proprio nel Comune.

La nostra associazione che fa della eccellenza del borgo l’elemento portante della promozione turistica nel mondo del “fascino dell’ Italia nascosta” ritiene che non sia assolutamente utile , dal punto di vista sociale e culturale, ed anche sotto il profilo dei risparmi che sarebbero così esigui da diventare , paradossalmente, troppo costosi per il Paese, sopprimere delle comunità che , nella maggior parte dei casi, sono l’unico presidio al degrado del territorio e della società.

Nello specifico i comuni con meno di 1.000 abitanti che sono riusciti con notevole sforzo ad avere un riconoscimento così ambito e di elevata qualità come quello de I Borghi Più Belli d’Italia si troverebbero a perdere, di colpo, una grande opportunità di crescita sociale ed economica.
Ciò vale naturalmente per tutti quelli, e sono qualche migliaio, che sono riusciti a fregiarsi di un qualche riconoscimento legato alle Città di Identità.

A nome della Associazione chiedo pertanto al Governo e al Parlamento di recedere da questa scelta di sopprimere i piccoli comuni e di taglio dei finanziamenti per garantire il mantenimento di una rete di servizi e di attività che trovano proprio nei Comuni l’unica possibilità di mantenere un livello di diffusione tale da coprire tutti i territori.

Fiorello Primi Pres. I borghi più belli d'Italia

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