La seconda puntata de LA MAGAGNA si arricchisce di nuovi protagonisti e personaggi. E' stata la USL Umbria1 a chiedere il Palazzetto dello Sport di San Marco (lo dice l'Ordinanaza del Sindaco) il 30 luglio con la nota protocollo n.147984 e il Comune di Perugia ha concesso, per l'ampliamento delle vaccinazioni un ULTERIORE punto nel proprio territorio. Tralascio l'ULTERIORE che sa tanto della razione di cioccolato del 1984 di Orwell, perchè si tratta di uno spostamento e chiusura di ULTERIORI due punti, quello di Ponte D'Oddi e di Ponte San Giovanni, a partire dal prossimo 11 agosto. Tutti al Palazzetto di san Marco, la vaccinazione non si deve arrestare e 150 ragazzini tutti a casa senza poter più fare attività agonistica.

L'ottimo assessore comunale allo sport non sarà rimasto interdetto nel sapere che gli sottraevano un palazzetto dove si fa pratica sportiva? Non sarà andato dal Sindaco per dire : Oh, Andrè ma 'sti 150 figlioli che fanno Sport dove li mandiamo se apriamo il punto Vaccinale? Avrà chiamato l'USL Umbria1 per parlarne, discutere, spiegare? Si sarà prontamente preoccupata di chiamare la società sportiva per dire: niente panico, troviamo una soluzione?
Ma la domanda che mi accora di più, quella delle Cento Pistole è la seguente: ma in tutto il territorio comunale di Perugia non esiste un posto dove fare le vaccinazioni senza aprire e chiudere i punti vaccinali, spostarli, adeguarli? A Ponte d'Oddi si andava avanti con 26 ventilatori, visto che non esiste aria condizionata e riscaldamento, a Ponte San Giovanni si accorgono dopo che manca la WIFI e non si possono trasmettere i dati... ma Santo il Legno che razza di comune abbiamo lassù a corso Vanucci? Qualcuno parla tra ufficio o ufficio o abbiamo sindaco e assessori solo per le inaugurazione e le commemorazioni?

E' così difficile cercare soluzioni, trovarle, discuterle, analizzarle, deliberarle e dare alla città sei o sette punti di vaccinazione, visto che siamo ad agosto e del problema dei luoghi se ne è iniziato a parlare la bellezza di otto mesi fa? E' possibile che si requisisca il Palazzetto dello Sport di San Marco negando la pratica sportiva a due società e a 150 ragazzi che voglio fare Sport? Immaginatevi un'azienda privata con 1200 dipendenti, 45 dirigenti, un presidente assoluto, sei vice presidenti, 11 consiglieri di amministrazione che non sappiano trovare soluzione a questi problemi. Che fanno chiudono la ditta per incapacità acclarata della dirigenza? Ma si parlano, si telefonano i due Palazzi politici in basso e in capo al Corso? E' logico tutto questo o qualcuno, con gentilezza, attaccamento al ruolo, alla responsabilità che si è assunto di fronte ai cittadini, dia le sue necessarie risposte?
(la terza puntata de LA MAGAGNA, domani su queste pagine)

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