In una città già medaglia nera per l'inquinamento dell'aria, l'incendio di Maratta dovrebbe preoccupare e allarmare. Invece uno tra i maggiori quotidiani regionali relega la notizia a p.28, in una seconda pagina della cronaca locale.
L'ennesimo incidente, a scapito della salute pubblica, non passerà, però, sotto silenzio: come PRC chiediamo un'informazione tempestiva sull'accaduto e che sia fatta piena luce sui meccanismi di controllo dell'impianto andato a fuoco, ma anche un ripensamento radicale del ciclo dei rifiuti.
L'incendio all'impianto di smistamento di Asm mostra infatti, oltre alla necessità di avere chiare le dinamiche della vicenda, l'urgenza non ulteriormente rinviabile di uscire da un'ottica in cui la gestione dei rifiuti sia considerata solo una risorsa economica da cui estrarre valore.
Rifondazione Comunista si è battuta e si batte, inascoltata, da anni a Terni contro gli inceneritori, contro l'escamotage del CSS (Combustibile Solido Secondario) e perché si adottino le linee della strategia "Rifuti Zero".
Speriamo che quest'ultimo incendio, accenda, di nuovo, l'indignazione e la mobilitazione collettiva.
Ci avete rotto i polmoni, recitava un vecchio slogan di Legambiente, sempre più attuale, in modo inquietante.

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