PERUGIA - Non sono piaciute al segretario del Pd di Perugia, Francesco Maria Giacopetti, e al capogruppo a Palazzo dei Priori, Diego Mencaroni, le "esternazioni", come affermano in una nota, del segretario nazionale del suo partito, Matteo Renzi, sul sindaco del capoluogo umbro, Andrea Romizi.

Ieri sera, in una delle sue infinite comparsate televisive, questa volta a Otto e mezzo, su La7, il premier aveva detto che "oggi la banda larga è appoggiata da un Comune guidato da Forza Italia", e definito Romizi "un buon sindaco".

"Capiamo - scrivono Giacopetti e Mencaroni - l'intento del premier di manifestare rispetto istituzionale da parte del governo nei confronti degli enti locali a prescindere dal colore politico di chi ne è a guida, ma, nel caso delle esternazioni sul sindaco Romizi, oltre a sottolineare il rischio che questo intento venga strumentalizzato dal centrodestra come sta accadendo in queste ore, vorremmo rimarcare che a Perugia c'è un sindaco che evita accuratamente di prendere posizione sulle questioni più delicate per la città, che sfugge il confronto coi cittadini e la partecipazione, che taglia servizi o li privatizza, che inaugura opere volute dalla precedente giunta, che chiude asili e chiude le porte in faccia alle educatrici precarie, che non ha un progetto per Perugia, che pratica scelte che accrescono il consenso ma che impoveriscono la città".

"Se per caso il suo intervento era riferito al progetto della banda ultralarga - aggiungono i due - allora è utile ricordare che è soprattutto grazie al gruppo Pd e alla giunta regionale se il Comune di Perugia non è uscito dal progetto di cablaggio regionale. Oggi sindaco e giunta vantano meriti per finanziamenti del governo nazionale". "Saremmo ben lieti di incontrare il segretario Renzi - conclude la nota di segretario e capogruppo - per illustrare quanto sta accadendo in città e che cosa il Pd sta mettendo in campo".

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