PERUGIA  –  Nei giorni scorsi personale del Comando Stazione di Città della Pieve del  Corpo  forestale  dello Stato, unitamente ad una pattuglia della Polizia Municipale di Piegaro,  ha  accertato sul  fiume  Nestore,  all’altezza  del ponte  lungo  la   strada vicinale  che dalla s.s. Pievaiola  conduce alla  località di Ierna,  un evidente  grave  fenomeno  di inquinamento delle acque, che apparivano torbide con colorazione scura ed emanavano un forte odore,  caratteristico dei liquami suini.

Gli Agenti risalendo la sponda del  Nestore a monte del tratto di  fiume  inquinato hanno accertato  che  il  fenomeno  si era  originato  dallo sversamento  di  liquame  suino  su  un terreno ed  il  successivo ruscellamento  dentro  un  fosso  che  si  getta,  dopo  qualche  centinaia di metri,  nel  fiume Nestore.

 Presso l’allevamento suinicolo gli Agenti hanno individuato l’autore materiale dell’inquinamento che  è  stato denunciato alla competente Procura della Repubblica di Terni per smaltimento illecito di rifiuti costituiti  da  liquami  di  origine  agricola . Ciò poichè  secondo la normativa vigente  i  liquami suini, come tutti gli effluenti zootecnici che provengono dagli  allevamenti, se non vengono utilizzati nella pratica agronomica della fertirrigazione sono considerati  a tutti gli effetti  rifiuti di cui è vietato lo scarico sul suolo ma devono essere smaltiti  tramite trasporto verso un impianto di trattamento specifico .

Il personale forestale ha provveduto altresì ad attivare tramite la sala operativa di Perugia del C.F.S. il tecnico reperibile dell’A.R.P.A. che si recava prontamente sul posto per effettuare il prelievo dell’acqua del fiume da sottoporre alle analisi di laboratorio per confermare la natura dell’agente inquinante.

 Sono in corso ulteriori indagini da parte del personale forestale per accertare eventuali responsabilità  della stessa ditta  proprietaria dell’allevamento suinicolo in argomento  per precedenti episodi di inquinamento del fiume Nestore segnalati e notati per molti giorni, con acque sporche  e maleodoranti, compresi  fenomeni anche importanti di moria di pesci che si sono evidenziati nel fiume a partire dalla zona di Piegaro e fino alla centrale di Pietrafitta .

Di recente sono risultate infatti numerose le segnalazioni di cittadini al numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato,  preoccupati per lo stato di salute del fiume che quest’anno, grazie alle copiose  piogge  verificatesi,  era ritornato alla bellezza di un  tempo,  con acque chiare e limpide e con la presenza di notevoli quantità di pesce.

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