GUBBIO – “L’approvazione del Bilancio di Previsione 2020 del 27 dicembre u.s. rappresenta un atto molto importante da parte del Consiglio Comunale perché in maniera molto tempestiva siamo uno dei primi Comuni in Italia ad aver proceduto a tale atto. Significa avere a disposizione l’operatività contabile,  finanziaria e gestionale  a partire già dal mese di  gennaio”. A sottolinearlo il sindaco di Gubbio Filippo Maria Stirati secondo il quale “Questo favorisce tutta una serie di azioni, di investimenti, di operazioni amministrative”.

“Noi – spiega il primo cittadino - abbiamo mantenuto la pressione tributaria molto contenuta salvaguardando le fasce più deboli, per esempio si continua ad avere  l’esenzione IRPEF per chi ha un reddito sotto i 12.000,00 euro e soprattutto sono state contenute le tariffe dei tributi locali, ad esempio la TARI, la tassa che riguarda i rifiuti e che è tra le più basse in Umbria”.

“Avremo investimenti importanti – aggiunge Stirati -,  parliamo di circa 28 milioni di euro,  molti dei quali riservati alla messa in sicurezza dei principali edifici scolastici del territorio, faremo poi interventi che miglioreranno le infrastrutture per quello che è di pertinenza dell’accoglienza turistica, parcheggi, terminal; andremo inoltre a realizzare il Museo degli Antichi Umbri e anche tutta una serie di interventi territoriali per quello che riguarda la senti eristica”. “Abbiamo anche a disposizione investimenti significativi compreso quello del complesso monumentale di Piazza Grande, gli Arconi, Palazzo dei Consoli che rappresenta da un lato una boccata d’ossigeno per l’economia e il nostro tessuto socio-economico, ma anche un ulteriore passo avanti per valorizzare, riqualificare, rigenerare la città”.

 

Per Stirati “Quello che soprattutto va messo in evidenza è che il nostro Bilancio di previsione è perfettamente in linea con il programma alla base del nostro governo della città: coesione sociale, coesione territoriale, azioni per il lavoro e l’impresa, sicurezza delle scuole, riqualificazione e rigenerazione urbana, politiche di accoglienza e di infrastrutturazione turistica, cultura ed alta formazione, valorizzazione del territorio dal punto di vista paesaggistico-ambientale e della tipicità e qualità dei prodotti”.

 

E non finisce qui, poiché,  conclude, “Una particolare attenzione rivolgeremo ai temi della sanità, della Gubbio Cultura Multiservizi, alla riorganizzazione dell’Ente, alla discarica di Colognola,  all’ex Ospedale.

Uno degli obiettivi prioritari nelle politiche culturali è rappresentato dalla volontà di rendere ancora più solido e incardinato nella città il Festival del Medioevo attraverso la definizione di una vera e propria  Fondazione.

Naturalmente nella conferenza che terremo entro il mese di gennaio sul complesso dell’attività amministrativa,  ci sarà ampio spazio per illustrare tutte le tematiche qui richiamate”.

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