Conclusa a Gualdo Tadino la mostra “Tradizioni di matrimonio e d’amore. La simbologia di doni e pegni nuziali nelle tradizioni popolari dal XVII al XX secolo” ospitata nella Chiesa Monumentale di San Francesco, una fortunata esposizione che ha fatto registrare un bilancio più che positivo in termini di presenze e di gradimento dei visitatori. Un’iniziativa realizzata dal Polo Museale Città di Gualdo Tadino in collaborazione con il Gruppo Tessile Arnaldo Caprai, con il patrocinio del Comune di Gualdo Tadino e della Provincia di Perugia. Sono stati esposti oltre 60 reperti dalla prestigiosa Collezione Museale Arnaldo Caprai, che raccoglie manufatti e strumenti della cultura tessile italiana ed europea, un percorso che ha dato modo ai visitatori di abbandonarsi in un affascinante viaggio nel tempo, ricostruendo uno dei linguaggi artistici di primaria importanza nella nostra cultura, che coniuga da sempre, in maniera elegante e discreta, la maestria artigianale col valore delle tradizioni, ponendosi quale veicolo preferenziale per la comunicazione dei sentimenti, delle passioni e delle emozioni sia antiche che moderne.

Grande motivo di attrazione e di profondo interesse per l’argomento è il fatto che si tratta di un’arte quasi sempre al femminile che è quindi diventa spesso strumento di espressione, di riscatto e di rivendicazione culturale, di un mondo che aveva minori possibilità di comunicazione e nel quale il “corredo” assumeva anche valori di peso sociale della donna, in una società quasi tutta rivolta al maschile. Soddisfazione espressa dall’amministrazione comunale: “Con questa pregevole iniziativa” ha dichiarato il Sindaco, Roberto Morroni, “per cui ringraziamo a nome di tutta la cittadinanza il Cavalier Arnaldo Caprai e la sua nota azienda, abbiamo avuto l’occasione unica di toccare con mano e di far conoscere ai visitatori che sono stati nostri graditi ospiti in questo periodo estivo,  questi preziosi capolavori dell’arte tessile italiana, testimonianze di un linguaggio artistico di fondamentale importanza nella cultura nazionale, poiché coniuga da sempre la maestria artigianale col valore delle tradizioni”.  “Siamo molto soddisfatti degli ottimi risultati di questa esposizione che abbiamo avuto l’onore di ospitare – sottolinea Catia Monacelli, direttore del Polo Museale –  poiché è stato motivo di valorizzazione di quell’affascinante insieme di usanze, tradizioni, sentimenti e passioni che si integrano nei riti nuziali e nei rapporti amorosi di ogni epoca. Tra studenti, turisti e cittadini interessati, abbiamo registrato più di 2.000 unità in visita”.

 

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