PERUGIA - Quanto e' giusto che un cittadino non autosufficiente paghi per accollarsi una parte dei costi della sua assistenza in strutture semi-residenziali diurne o della erogazione di servizi domiciliari; e quanto i Comuni potranno garantire le quote a loro carico a fronte dell'invecchiamento della popolazione, della crisi finanziaria e degli ultimi tagli alla spesa pubblica.

Di questo si e' parlato a Palazzo Cesaroni nel corso della audizione organizzata dalla terza Commissione consiliare della Regione Umbria, presieduta da Massimo Buconi, sui contenuti della proposta di modifiche al regolamento per la gestione del fondo regionale per la non autosufficienza che martedi' 15 novembre verra' comunque messo ai voti come ultimo atto dovuto, prima della sua effettiva entrata in vigore.

Dalla partecipazione, con i soggetti maggiormente coinvolti nel delicato servizio della assistenza e cura degli anziani non autosufficienti e con le organizzazioni dei pazienti, sono emerse considerazioni diverse. Quelle dei Comuni, espresse dal rappresentate dell'Anci, che si battono perche' "il paziente con un reddito adeguato partecipi ai costi della sua assistenza individuale, allargando cosi' l'offerta dei servizi" a quello dei pazienti che fanno notare come "i costi giornalieri che deve sostenere un disabile sono piu' alti di quelli di un semplice cittadino".

Un giudizio sostanzialmente positivo sulla proposta di Regolamento e' arrivato da Paolo De Caro (Spi Cgil) anche se il sindacato vorrebbe che "il calcolo dell'Isee si facesse su base familiare, ma la legge attuale non lo consente".

Tutto incentrato sui rischi di "non sostenibilita' dei costi a carico dei comuni a seguito dei tagli alla spesa pubblica", l'intervento dell'Anci Umbria. Diverse le considerazioni delle associazioni dei soggetti non autosufficienti che hanno sottolineato come "l'eventuale impiego dei patrimoni personali degli assistiti, in forme di compartecipazione individuali ai costi di assistenza, sia ben diversa fra un soggetto giovane che ha una lunga attesa di vita e potrebbe bruciare in poco tempo il suo patrimonio, e quella di soggetti molto anziani".

Subito dopo l'audizione, la terza Commissione si e' riunita ed ha fissato per martedi' prossimo la data del voto finale sul regolamento che, ha precisato il presidente Massimo Buconi, potra' essere emendato su iniziativa dei consiglieri.
 

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