Rosaria Parrilla

Perugia – Appuntamento alle 16.30 nello studio dell’avvocato Fiammetta Modena per il secondo round del centrodestra. I tre partiti principali, quelli che un tempo confluivano sotto lo stesso simbolo, l’ormai ex Pdl, si sono riuniti per fare il punto della situazione e capire quale nome possa ricompattare la coalizione.

Un nome che sia ovviamente condivisibile anche dal consigliere comunale Otello Numerini e dai suoi, che hanno annunciato la scesa in campo con la lista di ispirazione cattolica e ribattezzata la “cosa bianca’, in contrapposizione al centrodestra (che ha fatto saltare la candidatura dell’avvocato Corrado Zaganelli) e alla lista Cozzari e company del centrosinistra. Alla fine dell’incontro, tra Modena (Forza Italia), Marco Squarta (Fratelli d’Italia) e Franco Asciutti (Nuovo centrodestra), fumata grigia. Domani dovrebbe essere la giornata decisiva.

Quattro ore per fare ipotesi e capire gli sviluppi futuri. Pre riunione domani mattina (mercoledì) di nuovo appassionatamente, poi colloquio insieme a Numerini che ribadisce “di avere ottimi rapporti con il centrodestra”. Naturalmente bocche cucite, nomi sospirati, da entrambe le parti. Il momento è delicato e cruciale. Tre le candidature al vaglio in vista delle amministrative di Perugia. Il giovane forzista Andrea Romizi, Emanuele Prisco di Fratelli d’Italia e Maria Rosi per il Nuovo centrodestra (sarà d'accordo Massimo Monni?). A spuntarla potrebbe essere il primo, che potrebbe attirare anche le simpatie dei cattolici, ma chissà all’interno di FI.

Il condizionale è d’obbligo in questi casi. Tutto potrebbe cambiare nel giro di poche ore. Anche perché si deciderà insieme a Numerini, chiamato in causa a dire la sua. Voci di corridoio, nel frattempo, fanno sapere che lui, Numerini, sarebbe disponibile a correre alla conquista della poltrona di sindaco a Palazzo dei Priori con il sostegno del centrodestra.

Un giovane, qualcuno ammette, sarebbe la migliore candidatura che accontenterebbe più parti, certo, fa sapere qualcun altro, sarebbe ancora meglio se venisse dalla società civile, come quel Daniele Porena, prima scelta e poi bypassata e che ora non sarebbe più disponibile. Le carte sono ancora lì, sul tavolo da gioco, ora si aspetta la prossima mossa.

E sul fronte del centrosinistra, si presenta il caso san Marco per il Partito democratico: quattro candidati della stessa zona. Tre iscritti al partito, ovvero Roberta Bragetti, segretaria del circolo di san Marco, il bottiniano Nicola Mariuccini che conferma la sua ricandidatura e il bocciano Michele Ragni, più Simone Minestrini, dirigente della san Marco juventina, lanciato da Anna Rita Fioroni. E sul fronte guasticchiano ricompare Federico Lupatelli.

Infine, ieri sera (lunedì) riunione per il circolo Sel di Perugia nord. Nulla di fatto per la delibera del codice etico, il cui articolo sull’incandidabilità per il terzo mandato ha fatto storcere il naso a qualcuno, creando caos e panico nel partito. Appuntamento alla prossima settimana.  

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