Francia, ex presidente Sarkozy fermato per traffico d'influenze illecite

PARIGI - L'ex presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy è stato fermato oggi dall'ufficio anticorruzione della procura francese in un caso di traffico d'influenze. L'interrogatorio è in corso, i reati ipotizzati sono traffico d'influenze illecite e violazione del segreto istruttorio.
Ora la polizia ha fino a 48 ore di tempo per decidere se indagarlo ufficialmente. Secondo fonti giudiziarie, Sarkozy è stato messo in stato di fermo per ragioni procedurali, perchè la sua audizione dovrebbe durare più di 4 ore.
Sarkozy è stato portato negli uffici di Nanterre, nei pressi di Parigi, su una vettura nera con vetri oscurati. L'indagine riguarda il presunto tentativo di Sarkozy di ottenere da un alto magistrato informazioni su un'inchiesta che lo riguardava, offrendo in cambio un posto di prestigio.
Nell'ambito della stessa inchiesta ieri erano stati fermati l'avvocato di Sarkozy e presunto intermediario, Thierry Herzog, e il giudice coinvolto, Gilbert Azibert, avvocato generale della corte di cassazione. Stato di fermo anche per Patrick Sassoust, due avvocati generali della Corte di Cassazione ascoltati. Il fermo di Herzog, Azibert e Sassoust è stato prolungato di 24 ore.
Le indagini si basano su alcune conversazioni intercettate tra l'ex inquilino dell'Eliseo e Herzog avevano evidenziato che i due erano a conoscenza di alcune procedure giudiziarie relative alle inchieste sui casi Bettencourt e Tapie/Lyonnais. A fornire loro le informazioni sarebbe stato Azibert, avvocato e amico di Herzog. In cambio il magistrato avrebbe chiesto di essere nominato per un incarico a Monaco. Le abitazioni e gli uffici di Azibert ed Herzog erano già stati perquisiti da inizio marzo, mentre telefono cellulare e materiale informatico erano stati sequestrati all'avvocato.
È la prima volta che un ex capo di Stato francese viene messo in stato di fermo ma non è la prima volta che Sarkozy o il suo entourage hanno problemi con la giustizia. La custodia cautelare permetterà agli inquirenti di poter trattenere e interrogare Sarkozy per un periodo di 24 ore, eventualmente prorogabile di altre 24.
La tegola odierna arriva nel momento peggiore per Sarkozy, visto che nelle ultime settimane era atteso l'annuncio del suo ritorno in politica, per riprendere la testa del suo partito, l'Ump, ora all'opposizione. Il partito è stato travolto da uno scandalo legato a false fatture.

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