ATENE- "La Grecia volta pagina, si lascia alle spalle la paura, l'oppressione e l'umiliazione e va avanti con speranza e dignita': oggi abbiamo fatto la storia, l'ora della Troika e' finita, facciamo sorgere il sole sulla Grecia".

Sono quasi le 10.20 in Italia quando Alexis Tsipras si affaccia sulla piazza dell'Universita' tra le urla di migliaia di persone che lo aspettano festanti. E' il delirio.

Le voci su una grande vittoria di Syriza si rincorrevano sin da meta' pomeriggio: il partito, si mormorava in piazza, aveva un distacco di 10 punti sui rivali di Nea Dimokratia. Poi, i lunghissimi minuti prima degli exit poll alle 19. Quindi il boato, la gioia, le lacrime, i balli.

Per i sostenitori di Syriza, e tutti i greci che hanno creduto alla 'Speranza' contenuta nello slogan del partito di Tsipras, questa e' la notte piu' bella. La felicita', i pugni alzati, i canti si sentono risuonare forti al centro di Atene. E la gioia e' esplosa grande anche per gli oltre 250 italiani della 'Brigata Kalimera', giunti in Grecia per sostenere i compagni di Syriza, insieme a loro in Europa ormai da anni. Le bandiere tricolori, di Rifondazione, di 'L'Altra Europa con Tsipras' si vedono ondeggiare sulla folla a piazza Klathmonos. Con loro Paolo Cento, presidente di Sel, emozionato come tutti, per il quale quello di Tsipras "e' un successo straordinario che emoziona ed apre in Europa una prospettiva di cambiamento radicale. Dalla Grecia arriva la speranza anche per l'Italia".

La vittoria di Tsipras e' anche e soprattutto la vittoria della sua base, con le sue idee alternative all'austerita': ragazzi, disoccupati (oltre il 40% dei senza lavoro e' andata a votare per Tsipras, dicono le prime analisi del voto), le famiglie in difficolta', impiegati, operai che parlano di impresa solidale, acqua pubblica, cooperazione contro la poverta'. Sono loro che aspettano Alexis davanti alla sede del partito, desiderosi di dargli una pacca sulla spalla, una stretta di mano. Lui, Alexis, l'uomo del giorno, si e' fatto vedere solo per un attimo a inizio serata, quando i dati non erano ancora definitivi, accolto comunque da ali di folla festante al quartier generale di Syriza.

Ai Propilea, come viene chiamata l'universita' di Atene, si mette su in fretta e in furia un palco, perche' questa e' la notte di Alexis, che si dovra' dividere tra tutte le folle che lo aspettano. La maggioranza assoluta potra' essere ottenuta o meno, lo si vedra' domani. L'Europa reagira' e valutera', ma questo non importa. Stanotte c'e' spazio solo per una sensazione di aver voltato pagina.

"Speranza", ma anche "Futuro", "Patria", "Dignita'" sono le parole che si intrecciano ai sorrisi, agli abbracci, sotto alle bandiere multicolori che sventolano.

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