Secondo il deputato del Pd, in Umbria la normativa messa in piedi dal Governo su questo versante, anche allo scopo di contrastare il fenomeno dei falsi invalidi, ha provocato un aumento dei costi e una insostenibile dilatazione dei tempi segnalati da tanti cittadini con crescente preoccupazione.

PERUGIA - Il deputato del Pd Carlo Emanuele Trappolino e' il primo firmatario di un'interrogazione in cui chiede al ministro del Welfare di conoscere la ragione dei ritardi accumulati in Umbria nell'iter burocratico necessario al riconoscimento e all'accertamento dell'invalidita.

Trappolino - spiega un suo comunicato - chiede anche se tali ritardi siano effetto di un ''contingentamento'' della spesa previsto a prescindere dai bisogni accertati e se il ministro intenda compensare il disagio sopportato da persone che hanno atteso (o dovranno attendere) mesi per veder riconosciuta dalle forse troppe commissioni mediche la loro disabilita'.

Il deputato del Pd ribadisce che in Umbria che la normativa messa in piedi dal Governo su questo versante, anche allo scopo di contrastare il fenomeno dei falsi invalidi, ha ''provocato un aumento dei costi e una insostenibile dilatazione dei tempi segnalati da tanti cittadini con crescente preoccupazione. Ormai si registrano casi davvero incongrui, come quello di una malato oncologico che, come riferito da Cgil, Spi e patronato Inca, ha dovuto aspettare sette mesi per la visita quando, per legge, avrebbe dovuto attendere al massimo 15 giorni. La lotta ai truffatori che vanno giustamente colpiti, di fatto si e' trasformata - dice Trappolino - in una sorta di crociata che semina disperazione e rabbia laddove viene oltraggiato un evidente diritto connesso ad uno stato di disagio e spesso di dolore''.
 

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