FABRIANO (ANCONA)- "Non trascorreremo il tempo ad aspettare". Lo hanno detto tanti dei lavoratori che oggi hanno preso parte all'assemblea della J & P nello stabilimento di Maragone a Fabriano, per fare il punto della situazione a due mesi di distanza dalla sentenza d'appello che ha annullato la vendita dell'ex Antonio Merloni alla J & P, mettendo a rischio 700 posti di lavoro fra Marche e Umbria. "C'e' forte preoccupazione, ed e' ora di fare qualcosa prima che la situazione degeneri'' ha detto Fabrizio Bassotti della Fiom Cgil.

''Chiediamo un tavolo urgente al ministero dello Sviluppo economico: se arriveranno le solite vaghe risposte ci sara' una manifestazione sotto la sede del Mise a Roma entro la fine del mese". "La politica non riesce a tirarci fuori da questo stagno - ha aggiunto Vincenzo Gentilucci del Uilm Uil -, nonostante tutti i propositi e le belle parole. Abbiamo convenuto con i lavoratori di chiedere un tavolo al Mise, aspettiamo ancora qualche giorno e poi manifesteremo a Roma". "Il nostro obiettivo e' un incontro al ministero - ha concluso Andrea Cocco della Fim Cisl - e diamo loro il tempo per convocarlo, ma se questa convocazione non arrivera', andremo a Roma a manifestare''.
 

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