“Questo provvedimento restituisce potere ai consumatori e ai cittadini. E quando il potere scende verso il basso è sempre una bella giornata”.

Così Carlo Emanuele Trappolino, deputato PD e membro della Commissione Agricoltura della Camera, ha commentato l’approvazione del DDL sull’etichettatura avvenuta oggi in sede legislativa.

“Questa legge è importante perché mette un fondamentale granellino di sabbia dentro il gigantesco moto della contraffazione alimentare che fa perdere denaro e prestigio agli agricoltori italiani e che semina dubbi, e talora il panico, in materia di sicurezza alimentare. Ora si tratta di portare dentro le sedi europee questa impostazione per far approvare, nel più breve tempo possibile una normativa generale applicabile in Italia e negli alti Paesi dell'Unione”.

“Grazie al contributo delle organizzazioni agricole e agli emendamenti presentati dal Partito Democratico e accolti dalla maggioranza, oggi abbiamo un dispositivo diverso rispetto a quello concepito in origine”.

“L'etichettatura - sottolinea Trappolino – è la carta d’identità della nostre produzioni agricole e uno strumento della loro valorizzazione. Abbiamo quindi chiesto e ottenuto che tutte le filiere agricole devono essere dotate di un’etichetta che ne indichi identità, provenienza e tracciabilità. I nostri emendamenti prevedono: l’obbligo di etichettare tutte le filiere, la tracciabilità dei prodotti agricoli di origine del territorio, l’acquisizione dei pareri delle competenti Commissioni parlamentari in occasione del varo dei decreti interministeriali che definiscono le modalità per l'indicazione obbligatoria, l'indicazione dell'eventuale utilizzazione di ingredienti in cui vi sia presenza di Ogm in qualunque fase della catena alimentare”.

“Non è che con questa misura abbiamo risolto tutti i problemi dell’agricoltura italiana. Più trasparenza, quindi, ma servono anche più certezze, più risorse, più sostegno alle politiche di filiera, più incentivi alle produzioni agricole sostenibili e di qualità, più giovani in agricoltori, più semplicità nella gestione burocratica. Tutte cose ampiamente dimenticate da questo Esecutivo e del tutto assenti dal mille-proroghe”.

“Plaudiamo per l’approvazione, senza però dimenticare che questo governo con una mano vota il DDL sull’etichettatura e con l’altra accende la bulimia del cemento (vedi “Piano Casa”) e, non contento di ciò, scatena, per via di colpevoli ritardi, una corsa al fotovoltaico in zone agricole che rischia di avviare una disseccante colonizzazione delle campagne e deteriorare irreversibilmente suolo, paesaggio e anche l’idea stessa di produzioni agricole”.
 

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