"Siamo stati costretti a farlo a causa dell’intensificarsi dei combattimenti nell’area.

Avevamo aperto la clinica a Wad Madani lo scorso agosto, per garantire visite pre-operatorie a pazienti cardiaci che necessitano di un intervento e visite di follow-up e la somministrazione della terapia anticoagulante ai pazienti già operati al Centro “Salam”. A causa delle difficilissime condizioni di sicurezza, infatti, molte persone non avevano la possibilità di spostarsi fino a Khartoum.

Dall’inizio della guerra è sempre più difficile offrire assistenza umanitaria alla popolazione, perché non c’è nessuna garanzia per la sicurezza del personale e delle strutture che offrono assistenza sanitaria. 

Chiediamo alle parti in conflitto di rispettare l’incolumità della popolazione e delle strutture sanitarie, per dare a chi ne ha bisogno la possibilità di ricevere cure anche in una situazione di guerra".

Così si legge in una nota diffusa da Emergency in questi giorni. 

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