PERUGIA - Mentre carabinieri, protezione civile, vigili del fuoco erano alla disperata ricerca di Elisa Benedetti, nel pomeriggio di domenica 30 gennaio il suo fidanzato torna dallo spacciatore che la sera prima ha venduto la droga a Elisa per acquistare, a sua volta, eroina. E' quanto lo stesso Pieraccini riferisce agli inquirenti e che viene riportato nelle cinque pagine di ordinanza di custodia cautelare con cui sono finiti in carcere Ahmed Aoiuni detto Marco, tunisino di 26 anni, e Simone Lillacci, 38 anni di Perugia, con l'accusa di concorso in spaccio di stupefacenti.

Pieraccini, la cui testimonianza viene definita "faticosissima" dal gip, riferisce che la sera del 29 si trovava a Firenze. Intorno alle 21 lui chiama Elisa "allorche' si era reso conto che tanto lei che la sua amica (Vanessa, ndr) erano 'allegre'". Dopodiche' non ha piu' notizie di lei.

Agli inquirenti Pieraccini riferisce che "tanto lui quanto Elisa erano soliti rivolgersi nell'ultimo periodo per gli acquisti di eroina (di colore marrone) a tale Marco (pseudonimo di Aouini, ndr), risultato lo stesso contattato da Elisa per l'ultimo acquisto la sera del 29". Alex aggiunge poi di aver contattato Marco anche domenica 30 e di aver preso appuntamento per vedersi in zona Elce, a Perugia, dove compra una dose. Nella circostanza Simone Lillacci, scrive il gip, gli dice di aver venduto due dosi a Elisa la sera prima. Particolare curioso e' che, per il riconoscimento di Aouini e di Lillacci gli inquirenti mostrano a Pieraccini le loro foto.

"Tali foto - scrive il giudice - erano state cercate su Facebook, dapprima attraverso il contatto di Lillacci e poi attraverso la verifica degli amici di Simone, cio' che aveva consentito di ricavare l'immagine di Ahmed".
 

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